lunedì 16 luglio 2012

LA CASSA MOBILE

LA  CASSA  MOBILE

Storia, evoluzione ed impieghi del contenitore da trasporto per merci grazie al quale si è potuto sviluppare un  sempre più efficiente  trasporto combinato  strada/ferrovia

di  Luca Valerio BERARDOCCO
TRENITALIA – Divisione Passeggeri Regionale  
Personale di Condotta

INTRODUZIONE
      Ad integrazione dell’articolo già pubblicato su TP 12/2008 intitolato “il Container” l’autore intende fornire un ulteriore approfondimento sul tema dei trasporti intermodali e combinati illustrando su queste pagine l’evoluzione e gli usi di una particolare U.T.I. [1] per il trasporto di Unità di Carico [2] utilizzabile solo nel trasporto combinato  e prevalentemente quello strada/rotaia, ossia la Cassa Mobile [3]

STORIA
      L’introduzione nel mondo dei trasporti del Container [4] standard ASA [5] nel 1961, ed in seguito  quello ISO [6]  nel 1965, rappresentò una vera e propria rivoluzione nel campo della logistica [7], dando vita al moderno trasporto intermodale [8]; attualmente circa il 90% del trasporto globale delle merci avviene utilizzando mediamente 200 milioni di T.E.U. [9], ossia Container standard da 20”…
Tuttavia agli inizi l’intermodalità del trasporto dei container è consistita nel vincolare la combinazione del trasporto strada/ferrovia alla tratta marittima del container stesso, così parallelamente a questo tipo di intermodalità classica si è sviluppata un tipo di intermodalità prettamente terrestre, ossia che permettesse di estendere gli stessi vantaggi ottenuti nel trasporto intercontinentale di Unità di Carico, per via marittima, anche solo nel trasporto door to door [10] all’interno dei confini nazionali o anche semplicemente regionali; fu così che vennero sviluppate  U.T.I. standard diverse dal Container, tra le quali la migliore risultò essere la Cassa Mobile...
Prima di giungere alla progettazione e alla realizzazione della cassa mobile, si procedette all’effettuazione del trasporto combinato strada/ferrovia usando come U.T.I. standard i semirimorchi oppure l’intero camion con autista; in quest’ultimo caso, pur tradendo in pieno il concetto d’intermodalità, vennero gettate le basi per quello che diverrà il traffico accompagnato di merci , meglio conosciuto come “Autostrada Viaggiante”[11] ,
il cui utilizzo rimane remunerativo a condizione che la distanza minima del trasporto non scenda sotto i 300 Km rispetto ai 500 del trasporto di casse mobili; proprio per tal motivo le autostrade viaggianti vengono per lo più limitate al solo transito dei valichi alpini e di quei  stati dove una precisa politica ambientale e di ecosostenibilità vieta il transito delle merci su gomma , con esclusione dell’Ultimo Miglio…

REALIZZAZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE
      La cassa mobile venne costruita con l’intento di minimizzare il peso a vuoto della stessa , perseguendo il concetto del risparmio sul costo di acquisto iniziale e sul costo del carburante, ossia minor carico non pagante da trasportare… Essa, normalmente, è costituita alla base da una struttura metallica di longheroni in acciaio a doppio T e traverse di collegamento anch’esse in acciaio  a doppio T , il pavimento è realizzato in compensato marino multistrato rivestito da un piano di calpestio in materiale fenolico, quattro blocchi d’angolo agli angoli inferiori per il trasporto su strada e su ferrovia tramite gli appositi perni di ancoraggio, gli stessi utilizzati per il trasporto dei container,
inoltre ai lati sono presenti quattro prese, due per lato, per il sollevamento dall’alto, infine la dotazione standard è completata dalla struttura centinata scorrevole in entrambi i sensi , costituita da un numero variabile di longheroni , da un telone completo di rulli e funi di rizzaggio e dalle pareti di estremità realizzate in lamiera grecata, di cui quella posteriore munita di una porta con anta a doppio battente con chiusura  realizzata ad asta singola o doppia per ogni battente , anch’essa simile a quelle in uso sui container. Tuttavia questo tipo di struttura,  piuttosto esile rispetto a quella di un container, ne impedisce l’impilabilità o il sollevamento tramite lo spreader classico [12], ne consegue quindi la propria inutilità per il trasporto intercontinentale per via marittima a mezzo delle navi portacontainer , nonostante alcune di esse siano state recentemente dotate di una porzione di stiva appositamente attrezzata con dei piani sovrapponibili a scomparsa per il trasporto promiscuo di casse mobili e containers…         
Per quanto concerne le misure, le casse mobili sono suddivise, in funzione della lunghezza,  in sei gruppi standard U.I.C. [13] ( Tab. 1 ) la cui altezza è variabile in base alle linee ferroviarie delle amministrazioni su cui è ammessa a viaggiare, ad esempio per i valori di sagoma limite delle linee ferroviarie italiane l’altezza massima al centro della cassa non può essere superiore a 260 cm che però, in via precauzionale, viene ridotta a 239 cm per via dell’altezza relativa di alcuni tipi di semirimorchio stradale immatricolati e circolanti in Italia; la larghezza varia in base alla vetustà della cassa, nelle più vecchie è variabile tra i 244cm e i 250cm , invece nelle più recenti varia tra i 250cm e i 260cm, in ogni caso questi valori di larghezza sono uno dei punti di forza delle casse mobili poiché permettono lo stivaggio affiancato di due europalletts [14] cariche da 120cmX120cm oppure tre file di palletts da 80cmX120cm,
anche su due piani, grazie ad appositi piani innestabili in feritoie interne lungo le pareti,
cosa impossibile nei container standard poiché larghi esattamente 240cm; ne consegue pertanto che esse abbiano un volume di carico superiore rispetto ad un container da 20”…  

VARIANTI
      Negli anni il progetto iniziale della cassa mobile si è evoluto sempre più così, pur mantenendo invariati i parametri relativi alla normativa europea di standardizzazione EN 283, EN 284 per la progettazione e la costruzione e EN 13044 per le marcature esterne di trasporto, le ditte costruttrici hanno immesso in servizio innumerevoli varianti di questa U.T.I. per le più svariate utilizzazioni; ad esempio Cassonata a sponde basse/alte, Centinata senza sponde e interamente smontabile,
Centinata, senza sponde e con parete anteriore e porta posteriore, Pianalata con attacchi per piantane oppure Pianalata per il trasporto di legname e ancora Furgonata isotermica con porta posteriore e gruppo frigo oppure con sola porta posteriore e sovrapponibile, Cisternata  e Scarrabile tipo ACTS , dotate di piccole ruote poggianti su una slitta che ne permette la rotazione e la traslazione da un veicolo stradale ad uno ferroviario o viceversa senza l’utilizzo di alcun mezzo per la movimentazione,
inoltre esistono particolari casse mobili appositamente attrezzate con apparecchiature antincendio , a sella per il trasporto di coils [15]
oppure isotermica ad accumulo di frigorie [16], senza gruppo refrigerante... 
Quest’ultimo tipo è un fiore all’occhiello di Trenitalia Logistica  pensata per il trasporto intermodale di merce ortofrutticola destinata al largo consumo; sviluppata congiuntamente da Trenitalia e dal consorzio TRAIN applicando la teoria della “refrigerazione statica” sfruttando la tecnica dell’accumulo di frigorie garantendo una elevata qualità per più di dieci giorni di viaggio e una completa uniformità di temperatura all’interno della cassa , aumentando tra l’altro il numero degli operatori logistici che hanno scelto di avvalersi di questa tipologia di trasporto combinato  in luogo del solo gommato, abbattendo totalmente l’inquinamento ambientale…

VANTAGGI E SVANTAGGI
       L’introduzione delle casse mobili nel trasporto intermodale ha portato con se alcuni vantaggi ben tangibili, soprattutto da parte degli operatori logistici :
  • La dotazione di quattro supporti di stazionamento, su tutte le versioni corte, ne permette il posizionamento a livello dei piani caricatori senza l’utilizzazione di particolari mezzi di movimentazione quali Straddle Carrier, Reach Stacker o Carrelli Elevatori.
  • Un volume di carico superiore a quello di un Container da 20”.
  • Immobilizzazione della sola cassa  durante le operazioni di carico/scarico, svincolando il mezzo di trazione , utilizzabile per altri trasporti.
  • Possibilità di carico/scarico su qualsiasi lato, in funzione della variante in uso. 
Tuttavia l’unico svantaggio principale, con cui bisogna scendere a compromessi, è un leggero aumento della massa complessiva del veicolo in ordine di marcia, pur mantenendo invariata la portata ed il peso a vuoto dello stesso ; problema in corso di risoluzione grazie alla sperimentazione di casse mobili in materiale leggero …

MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO
      L’adozione della Cassa Mobile oltre ad aver permesso un abbattimento di costi iniziali sulla fabbricazione della stessa ed un’ulteriore diminuzione dei costi dovuti al consumo di carburante a parità di carico rispetto ad un container, grazie alla sua elevata flessibilità nelle operazioni di carico/scarico, ha permesso un risparmio considerevole sulle operazioni di movimentazione della stessa negli interporti, negli scali ferroviari o anche solo presso i piazzali di ricevimento/inoltro merci delle fabbriche o degli spedizionieri. Un primo risparmio è dovuto alla possibilità di utilizzare le stesse macchine operatrici nate con l’affermazione del container quali  Straddle Carrier o Reach Stacker sui cui Spreader,
soprattutto quelli moderni, sono installate una coppia di pinze, chiamate Piggyback, che permettono di sollevare dall’alto la cassa mobile agganciandola nelle feritoie create per gli spostamenti a mezzo carrello elevatore; il secondo risparmio è dovuto alla presenza, su tutti i modelli corti, di quattro supporti di stazionamento, grazie ai quali, una volta giunta a destinazione, la cassa mobile può essere svincolata dal veicolo stradale, permettendone lo sfilamento da sotto, a condizione che lo automezzo sia dotato di sospensioni pneumatiche che permettano l’abbassamento dello stesso in fase di manovra, ovviamente , in questo caso è possibile ottenere alcuni dei vantaggi precedentemente esposti. Per quanto concerne il trasporto combinato strada/rotaia di questa U.T.I. il vettore stradale è costituito da un qualunque automezzo che, in rispetto dei parametri d’immatricolazione, possa effettuare il trasporto della stessa sul proprio telaio appositamente munito di Twist Block, ossia i perni che s’incastrano nei blocchi d’angolo garantendone la stabilità e l’immobilizzazione durante la marcia…
I carri ferroviari utilizzati per il trasporto di casse mobili appartengono agli stessi gruppi previsti per il trasporto dei containers, ossia i pianali a carrelli serie Sgs o Sggmrs articolato con una lunghezza utile per il trasporto rispettivamente di 60 piedi e 90 piedi ed una velocità massima di 100 Km/h , oppure i carri pianali articolati  serie Saggmss da 90 piedi e serie Saaggmss da 106 piedi ed una velocità massima di 120 Km/h .
Ulteriori tipi di carri  per il trasporto ibrido sia di U.T.I. che di altre merci sono i carri pianali serie Rgs o Rgmms, muniti sia di perni di aggancio a scomparsa nel pavimento che di stanti laterali brandeggiabili oppure i carri pianali a due assi serie  Kgps ,  tutti in grado di viaggiare a 100 Km/h . Infine esistono dei carri speciali , serie Sdkkmss  denominati  “Carri Poche”,
dotati di apposita ralla di ancoraggio e di una tasca centrale in cui trovano alloggio le ruote di un semirimorchio caricato con il proprio container o cassa mobile , oppure , sul proprio telaio si trovano gli appositi perni regolabili su cui è possibile fissare delle casse mobili o dei container fino alla misura standard di 40 piedi , inoltre su di essi è possibile trasportare anche i contenitori High Cube  e possono viaggiare alla velocità di 120 Km/h  come i carri doppi speciali tipo Saadss , con le stesse caratteristiche ma con il piano di carico interamente ribassato , a soli 41 cm dal piano del ferro . Un ultima versione del carro a carrelli serie Sgns 041, "RoRo Rail",
sviluppato dal costruttore svedese Kockums Industrier , rappresenta una soluzione innovativa per gli operatori logistici in quanto è dotato di due selle rotabili su cui il camion può caricare/scaricare le casse mobili direttamente e senza l’intervento di alcun mezzo per la movimentazione;
inoltre tale carro è certificato per il trasporto di due casse mobili su linee con sagoma limite classe C…

CONCLUSIONI
      In conclusione, dopo aver precedentemente illustrato, su queste stesse pagine, i benefici raggiunti nella logistica moderna con l’introduzione del container, l’autore ha voluto descrivere gli impieghi e le modalità di utilizzazione delle casse mobili, nate appunto come “sorelle minori” del container, la cui introduzione nel mondo dei trasporti ha dato vita al trasporto combinato, rivoluzionando così il concetto d’intermodalità, fino ad allora concepito solo su scala intercontinentale…
  
 GLOSSARIO
[1]  U.T.I. : Unità Trasporto Indipendenti , ossia piattaforma di carico standard caratterizzata da una elevata trasferibilità 
                    e pertanto utilizzabile nel trasporto intermodale, a questa famiglia appartengono il Container ,
                    la Cassa  Mobile , il Semirimorchio stradale e tutte le loro varianti utilizzate nel trasporto delle merci .
[2]  Unità di Carico : Numero di articoli o merce alla rinfusa disposti e contenuti in modo da poter essere movimentati  
                                  come un solo oggetto che sia in grado, al momento dello scarico, di mantenere la
                                  disposizione iniziale per un successivo spostamento.
[3]   Cassa Mobile : Contenitore scatolare dimensioni standard non rinforzato e non sovrapponibile, utilizzato per il
                                 trasporto combinato, strada/ferrovia, delle merci.   
[4]   Container : Contenitore scatolare dalle dimensioni standard , utilizzato per la spedizione delle merci usufruendo
                         di molteplici modalità di trasporto .
[5]   A.S.A. :  American Standards Association  , ente Americano per la standardizzazione delle misure .
[6]   I.S.O.   : International Standards Organisation  , ente internazionale per la standardizzazione delle misure.
[7]   Logistica : L’insieme delle attività organizzative , gestionali e strategiche che governano nell’azienda i flussi di
                          materiali e delle relative informazioni dalle origini presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti
                          finiti ai clienti e al servizio post-vendita .
[8]   Trasporto Intermodale/Combinato : Modalità di trasporto delle merci utilizzando più vettori diversi tra loro :
                                                                  Nave/Treno/Camion per Intermodale e Treno/Camion per Combinato.
[9] T.E.U. : Twenty foots Equivalent Unit , Unità di carico Equivalente daVenti piedi ossia il classico container base .
[10] Tecnica di accettazione , trasporto e riconsegna delle merci meglio conosciuta come Door to Door ( porta a porta) .
[11]  Autostrada Viaggiante : Particolare denominazione assegnata al  Trasporto Accompagnato su appositi carri
                                                ferroviari di autotreni o autoarticolati caricati con le merci e completi di motrice e autista .  
[12] Spreader : Apparecchiatura oleodinamica che , montata su delle gru a portale o su dei carrelli elevatori , permette
                         l’aggancio e lo sgancio dei containers , casse mobili o semirimorchi e la loro movimentazione .
[13]  U.I.C. : Union Internationale des Chemins de Fer , ossia  l’Unione Internazionale delle Ferrovie, con sede a Parigi;
                       il suo compito è emettere normative comuni riguardo al materiale rotabile, alle infrastrutture e agli
                       standard  di sicurezza, in modo da rendere interoperabili i diversi sistemi ferroviari europei .
[14] Europallets : Appositi bancali di legno sui quali è possibile caricare le merci per movimentarle ,  caricarle e 
                             scaricarle dai mezzi di trasporto utilizzati . Le misure dei bancali sono variabili : 800mm X     
                             1200 mm in Europa , 1000mm X 1200 negli U.S.A. e 1100mm X 1100mm in Asia .
[15] Coils : Fogli di lamiera metallica di diverso spessore e arrotolati in bobine per poter essere meglio trasportati . 
[16] Cassa Mobile a Refrigerazione Passiva : Particolare tipo di cassa mobile isotermica progettata appositamente per il 
                                                                         trasporto di merce deperibile e prodotti ortofrutticoli in cui la temperatura
                                                                         di conservazione viene raggiunta tramite un frigorifero esterno e 
                                                                         mantenuta costante all’interno grazie al particolare tipo di isolamento in
                                                                         poliuretano espanso a cellule chiuse.   
                                    
BIBLIOGRAFIA

[1]  Università degli Studi di Roma Tor Vergata : corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica
       Dipartimento di Ingegneria Civile, prof. ing. Umberto Crisalli a.a. 2007-2008
[2]  Marcus  Bratke  “Lehrkmmentar logistikrecht”  Wiku – Verlag .
[3]  Manuale di Diritto di Trasporto Internazionale .
[4]  “I NOSTRI CARRI PER LE VOSTRE MERCI” , Ferrovie dello Stato  . 1982
[5]  Luca Valerio Berardocco – “Il Container” – La Tecnica Professionale 12/2008  ed. CIFI


                                                      Castelverde  ( CR)                                       Luca  Berardocco