LA
CASSA MOBILE
Storia, evoluzione ed impieghi del contenitore
da trasporto per merci grazie al quale si è potuto sviluppare un sempre più efficiente trasporto combinato strada/ferrovia
di Luca Valerio
BERARDOCCO
TRENITALIA – Divisione Passeggeri Regionale
Personale di Condotta
INTRODUZIONE
Ad integrazione dell’articolo già
pubblicato su TP 12/2008 intitolato “il Container” l’autore intende fornire un
ulteriore approfondimento sul tema dei trasporti intermodali e combinati
illustrando su queste pagine l’evoluzione e gli usi di una particolare U.T.I. [1] per il trasporto di Unità di
Carico [2] utilizzabile
solo nel trasporto combinato e prevalentemente quello
strada/rotaia, ossia la Cassa Mobile [3]…
STORIA
L’introduzione nel mondo dei trasporti del Container
[4] standard ASA [5] nel 1961, ed in seguito quello ISO [6] nel 1965, rappresentò
una vera e propria rivoluzione nel campo della logistica [7], dando vita al moderno trasporto
intermodale [8]; attualmente
circa il 90% del trasporto globale delle merci avviene utilizzando mediamente 200
milioni di T.E.U. [9], ossia Container
standard da 20”…
Tuttavia
agli inizi l’intermodalità del trasporto dei container è consistita nel
vincolare la combinazione del trasporto strada/ferrovia alla tratta marittima
del container stesso, così parallelamente a questo tipo di intermodalità
classica si è sviluppata un tipo di intermodalità prettamente terrestre, ossia
che permettesse di estendere gli stessi vantaggi ottenuti nel trasporto
intercontinentale di Unità di Carico, per via marittima, anche solo nel
trasporto door to door [10] all’interno dei confini nazionali
o anche semplicemente regionali; fu così che vennero sviluppate U.T.I. standard diverse dal Container, tra le
quali la migliore risultò essere la Cassa Mobile...
Prima di
giungere alla progettazione e alla realizzazione della cassa mobile, si
procedette all’effettuazione del trasporto
combinato strada/ferrovia usando come
U.T.I. standard i semirimorchi oppure l’intero camion con autista; in
quest’ultimo caso, pur tradendo in pieno il concetto d’intermodalità, vennero
gettate le basi per quello che diverrà il traffico accompagnato di merci ,
meglio conosciuto come “Autostrada Viaggiante”[11] ,
il cui
utilizzo rimane remunerativo a condizione che la distanza minima del trasporto
non scenda sotto i 300 Km
rispetto ai 500 del trasporto di casse mobili; proprio per tal motivo le
autostrade viaggianti vengono per lo più limitate al solo transito dei valichi
alpini e di quei stati dove una precisa
politica ambientale e di ecosostenibilità vieta il transito delle merci su
gomma , con esclusione dell’Ultimo
Miglio…
REALIZZAZIONE E CARATTERISTICHE
TECNICHE
La cassa mobile venne costruita
con l’intento di minimizzare il peso a vuoto della stessa , perseguendo il
concetto del risparmio sul costo di acquisto iniziale e sul costo del
carburante, ossia minor carico non pagante da trasportare… Essa, normalmente, è
costituita alla base da una struttura metallica di longheroni in acciaio a
doppio T e traverse di collegamento anch’esse in acciaio a doppio T , il pavimento è realizzato in
compensato marino multistrato rivestito da un piano di calpestio in materiale
fenolico, quattro blocchi d’angolo agli angoli
inferiori per il trasporto su strada e su ferrovia tramite gli appositi perni
di ancoraggio, gli stessi utilizzati per il trasporto dei container,
inoltre ai lati sono presenti quattro prese, due per lato, per il
sollevamento dall’alto, infine la dotazione standard è completata dalla
struttura centinata scorrevole in entrambi i sensi , costituita da un numero
variabile di longheroni , da un telone completo di rulli e funi di rizzaggio e
dalle pareti di estremità realizzate in lamiera grecata, di cui quella posteriore
munita di una porta con anta a doppio
battente con chiusura realizzata ad asta
singola o doppia per ogni battente , anch’essa simile a quelle in uso
sui container. Tuttavia questo tipo di struttura, piuttosto esile rispetto a quella di un container,
ne impedisce l’impilabilità o il sollevamento tramite lo spreader classico [12], ne
consegue quindi la propria inutilità per il trasporto intercontinentale per via
marittima a mezzo delle navi portacontainer , nonostante alcune di esse siano
state recentemente dotate di una porzione di stiva appositamente attrezzata con
dei piani sovrapponibili a scomparsa per il trasporto promiscuo di casse mobili
e containers…
Per quanto concerne le misure, le
casse mobili sono suddivise, in funzione della lunghezza, in sei gruppi standard U.I.C. [13] ( Tab. 1 ) la cui altezza è variabile in base alle linee
ferroviarie delle amministrazioni su cui è ammessa a viaggiare, ad esempio per
i valori di sagoma limite delle linee ferroviarie italiane l’altezza massima al
centro della cassa non può essere superiore a 260 cm che però, in via precauzionale, viene ridotta a 239 cm per via dell’altezza relativa di alcuni tipi di
semirimorchio stradale immatricolati e circolanti in Italia; la larghezza varia
in base alla vetustà della cassa, nelle più vecchie è variabile tra i 244cm e i
250cm , invece nelle più recenti varia tra i 250cm e i 260cm, in ogni caso
questi valori di larghezza sono uno dei punti di forza delle casse mobili
poiché permettono lo stivaggio affiancato di due europalletts [14] cariche da 120cmX120cm oppure tre file di palletts da
80cmX120cm,
anche su due piani, grazie ad appositi piani
innestabili in feritoie interne lungo le pareti,
cosa
impossibile nei container standard poiché larghi esattamente 240cm; ne consegue
pertanto che esse abbiano un volume di carico superiore rispetto ad un
container da 20”…
VARIANTI
Negli anni il progetto iniziale della
cassa mobile si è evoluto sempre più così, pur mantenendo invariati i parametri
relativi alla normativa europea di standardizzazione EN 283, EN 284 per la progettazione e la costruzione e EN
13044 per le marcature esterne di trasporto, le ditte costruttrici hanno
immesso in servizio innumerevoli varianti di questa U.T.I. per le più svariate
utilizzazioni; ad esempio Cassonata a sponde basse/alte, Centinata senza sponde
e interamente smontabile,
Centinata, senza sponde e con
parete anteriore e porta posteriore, Pianalata con attacchi per piantane oppure
Pianalata per il trasporto di legname e ancora Furgonata isotermica con porta
posteriore e gruppo frigo oppure con sola porta posteriore e sovrapponibile,
Cisternata e Scarrabile tipo ACTS , dotate di piccole
ruote poggianti su una slitta che ne permette la rotazione e la traslazione da
un veicolo stradale ad uno ferroviario o viceversa senza l’utilizzo di alcun
mezzo per la movimentazione,
inoltre esistono
particolari casse mobili appositamente attrezzate con apparecchiature
antincendio , a sella per il trasporto di coils [15]
oppure isotermica ad accumulo di frigorie [16], senza gruppo refrigerante...
Quest’ultimo
tipo è un fiore all’occhiello di Trenitalia Logistica pensata per il trasporto intermodale di merce
ortofrutticola destinata al largo consumo; sviluppata congiuntamente da
Trenitalia e dal consorzio TRAIN applicando la teoria della “refrigerazione statica” sfruttando la
tecnica dell’accumulo di frigorie garantendo una elevata qualità per più di dieci
giorni di viaggio e una completa uniformità di temperatura all’interno della
cassa , aumentando tra l’altro il numero degli operatori logistici che hanno
scelto di avvalersi di questa tipologia di trasporto combinato in luogo del solo gommato, abbattendo
totalmente l’inquinamento ambientale…
VANTAGGI E SVANTAGGI
L’introduzione delle casse mobili nel
trasporto intermodale ha portato con se alcuni vantaggi ben tangibili,
soprattutto da parte degli operatori logistici :
- La dotazione di quattro supporti di stazionamento, su tutte le versioni corte, ne permette il posizionamento a livello dei piani caricatori senza l’utilizzazione di particolari mezzi di movimentazione quali Straddle Carrier, Reach Stacker o Carrelli Elevatori.
- Un volume di carico superiore a quello di un Container da 20”.
- Immobilizzazione della sola cassa durante le operazioni di carico/scarico, svincolando il mezzo di trazione , utilizzabile per altri trasporti.
- Possibilità di carico/scarico su qualsiasi lato, in funzione della variante in uso.
Tuttavia
l’unico svantaggio principale, con cui bisogna scendere a compromessi, è un
leggero aumento della massa complessiva del veicolo in ordine di marcia, pur
mantenendo invariata la portata ed il peso a vuoto dello stesso ; problema in
corso di risoluzione grazie alla sperimentazione di casse mobili in materiale
leggero …
MOVIMENTAZIONE E TRASPORTO
L’adozione della Cassa Mobile oltre ad
aver permesso un abbattimento di costi iniziali sulla fabbricazione della
stessa ed un’ulteriore diminuzione dei costi dovuti al consumo di carburante a
parità di carico rispetto ad un container, grazie alla sua elevata flessibilità
nelle operazioni di carico/scarico, ha permesso un risparmio considerevole
sulle operazioni di movimentazione della stessa negli interporti, negli scali
ferroviari o anche solo presso i piazzali di ricevimento/inoltro merci delle
fabbriche o degli spedizionieri. Un primo risparmio è dovuto alla possibilità
di utilizzare le stesse macchine operatrici nate con l’affermazione del
container quali Straddle Carrier o Reach
Stacker sui cui Spreader,
soprattutto quelli moderni, sono
installate una coppia di pinze, chiamate Piggyback,
che permettono di sollevare dall’alto la cassa mobile agganciandola nelle
feritoie create per gli spostamenti a mezzo carrello elevatore; il secondo
risparmio è dovuto alla presenza, su tutti i modelli corti, di quattro supporti
di stazionamento, grazie ai quali, una volta giunta a destinazione, la cassa
mobile può essere svincolata dal veicolo stradale, permettendone lo sfilamento
da sotto, a condizione che lo automezzo sia dotato di sospensioni pneumatiche
che permettano l’abbassamento dello stesso in fase di manovra, ovviamente , in
questo caso è possibile ottenere alcuni dei vantaggi precedentemente esposti.
Per quanto concerne il trasporto combinato strada/rotaia di questa U.T.I. il
vettore stradale è costituito da un qualunque automezzo che, in rispetto dei
parametri d’immatricolazione, possa effettuare il trasporto della stessa sul
proprio telaio appositamente munito di Twist
Block, ossia i perni che s’incastrano nei blocchi d’angolo garantendone la
stabilità e l’immobilizzazione durante la marcia…
I carri ferroviari utilizzati per il trasporto
di casse mobili appartengono agli stessi gruppi previsti per il trasporto dei
containers, ossia i pianali a carrelli serie Sgs o Sggmrs articolato con una
lunghezza utile per il trasporto rispettivamente di 60 piedi e 90 piedi ed una
velocità massima di 100 Km/h , oppure i carri pianali articolati serie Saggmss da 90 piedi e serie Saaggmss da
106 piedi ed una velocità massima di 120 Km/h .
Ulteriori
tipi di carri per il trasporto ibrido
sia di U.T.I. che di altre merci sono i carri pianali serie Rgs o Rgmms, muniti
sia di perni di aggancio a scomparsa nel pavimento che di stanti laterali
brandeggiabili oppure i carri pianali a due assi serie Kgps ,
tutti in grado di viaggiare a 100
Km/h . Infine esistono dei carri speciali , serie Sdkkmss denominati
“Carri Poche”,
dotati di apposita ralla di ancoraggio e di
una tasca centrale in cui trovano alloggio le ruote di un semirimorchio
caricato con il proprio container o cassa mobile , oppure , sul proprio telaio
si trovano gli appositi perni regolabili su cui è possibile fissare delle casse
mobili o dei container fino alla misura standard di 40
piedi , inoltre su di essi è possibile trasportare anche i contenitori High
Cube e possono viaggiare alla velocità
di 120 Km/h
come i carri doppi speciali tipo Saadss , con le stesse caratteristiche
ma con il piano di carico interamente ribassato , a soli 41 cm dal piano del ferro . Un ultima
versione del carro a carrelli serie Sgns 041, "RoRo Rail",
sviluppato dal costruttore svedese Kockums Industrier , rappresenta una
soluzione innovativa per gli operatori logistici in quanto è dotato di due
selle rotabili su cui il camion può caricare/scaricare le casse mobili
direttamente e senza l’intervento di alcun mezzo per la movimentazione;
inoltre tale carro è certificato per il trasporto di due casse mobili su
linee con sagoma limite classe C…
CONCLUSIONI
In conclusione, dopo aver precedentemente
illustrato, su queste stesse pagine, i benefici raggiunti nella logistica
moderna con l’introduzione del container, l’autore ha voluto descrivere gli
impieghi e le modalità di utilizzazione delle casse mobili, nate appunto come “sorelle minori” del container, la cui
introduzione nel mondo dei trasporti ha dato vita al trasporto combinato,
rivoluzionando così il concetto d’intermodalità, fino ad allora concepito solo
su scala intercontinentale…
GLOSSARIO
[1] U.T.I. : Unità Trasporto
Indipendenti , ossia piattaforma di carico standard caratterizzata da una
elevata trasferibilità
e pertanto utilizzabile nel
trasporto intermodale, a questa famiglia appartengono il Container ,
la Cassa Mobile , il Semirimorchio stradale e tutte le
loro varianti utilizzate nel trasporto delle merci .
[2] Unità di Carico : Numero di articoli o merce
alla rinfusa disposti e contenuti in modo da poter essere movimentati
come un solo oggetto che sia in grado, al
momento dello scarico, di mantenere la
disposizione iniziale per un successivo
spostamento.
[3] Cassa Mobile : Contenitore
scatolare dimensioni standard non rinforzato e non sovrapponibile, utilizzato
per il
trasporto
combinato, strada/ferrovia, delle merci.
[4] Container : Contenitore
scatolare dalle dimensioni standard , utilizzato per la spedizione delle merci
usufruendo
di
molteplici modalità di trasporto .
[5] A.S.A. : American Standards Association , ente Americano per la standardizzazione
delle misure .
[6] I.S.O. : International Standards Organisation , ente internazionale per la
standardizzazione delle misure.
[7] Logistica : L’insieme delle
attività organizzative , gestionali e strategiche che governano nell’azienda i
flussi di
materiali
e delle relative informazioni dalle origini presso i fornitori fino alla
consegna dei prodotti
finiti ai
clienti e al servizio post-vendita .
[8] Trasporto Intermodale/Combinato
: Modalità di trasporto delle merci utilizzando più vettori diversi tra loro :
Nave/Treno/Camion per Intermodale e
Treno/Camion per Combinato.
[9] T.E.U. : Twenty foots Equivalent Unit , Unità di carico Equivalente
daVenti piedi ossia il classico container base .
[10] Tecnica di accettazione , trasporto e riconsegna delle merci meglio
conosciuta come Door to Door ( porta a porta) .
[11] Autostrada Viaggiante :
Particolare denominazione assegnata al
Trasporto Accompagnato su appositi carri
ferroviari di autotreni o autoarticolati caricati con le merci e
completi di motrice e autista .
[12] Spreader : Apparecchiatura oleodinamica che , montata su delle gru a
portale o su dei carrelli elevatori , permette
l’aggancio
e lo sgancio dei containers , casse mobili o semirimorchi e la loro
movimentazione .
[13] U.I.C. : Union Internationale
des Chemins de Fer , ossia l’Unione
Internazionale delle Ferrovie, con sede a Parigi;
il suo
compito è emettere normative
comuni riguardo al materiale rotabile, alle infrastrutture e agli
standard di sicurezza, in modo da rendere interoperabili
i diversi sistemi ferroviari europei .
[14] Europallets : Appositi bancali di legno sui quali è possibile caricare
le merci per movimentarle , caricarle
e
scaricarle
dai mezzi di trasporto utilizzati . Le misure dei bancali sono variabili :
800mm X
1200
mm in Europa , 1000mm X 1200 negli U.S.A. e 1100mm X 1100mm in Asia .
[15] Coils : Fogli di lamiera metallica di diverso spessore e arrotolati
in bobine per poter essere meglio trasportati .
[16] Cassa Mobile a Refrigerazione Passiva : Particolare tipo di cassa
mobile isotermica progettata appositamente per il
trasporto di merce deperibile e prodotti ortofrutticoli in cui la
temperatura
di conservazione viene raggiunta tramite un frigorifero esterno e
mantenuta costante all’interno grazie al particolare tipo di isolamento
in
poliuretano espanso a cellule chiuse.
BIBLIOGRAFIA
[1] Università degli Studi di Roma Tor Vergata
: corso di Terminali per i
Trasporti e la Logistica
Dipartimento
di Ingegneria Civile, prof. ing. Umberto Crisalli a.a. 2007-2008.
[2] Marcus Bratke
“Lehrkmmentar logistikrecht” Wiku – Verlag .
[3] Manuale di Diritto di
Trasporto Internazionale .
[4] “I NOSTRI CARRI PER LE VOSTRE
MERCI” , Ferrovie dello Stato . 1982
[5] Luca Valerio Berardocco – “Il
Container” – La Tecnica Professionale 12/2008
ed. CIFI
Castelverde ( CR)
Luca Berardocco