La Circolazione Ferroviaria
( PARTE PRIMA)
A Cura di : Salvatore
Incandela
Carissimi amici, è con immenso piacere che ho
subito colto l’invito degli amici Davide e Luca ad iniziare, con la presente,
una serie di trattazioni sul mondo della circolazione ferroviaria dal punto di
vista della normativa italiana; parallelamente l’amico Luca tratterà argomenti
attinenti al mondo della trazione ed insieme cercheremo umilmente di rendere il
più chiaro possibile il meraviglioso mondo che per diversi motivi ci accomuna,
quello della ferrovia in tutti i suoi aspetti !!!
Innanzitutto
mi presento: sono Salvatore In candela, dipendente di RFI e svolgo le mansioni
di Dirigente Coordinatore Movimento presso il Centro Operativo Esercizio Rete
di Reggio Calabria, ossia la mia funzione operativa è quella di coordinare la
gestione della circolazione ferroviaria di tutta la rete infrastrutturale
dell’ex compartimento di Reggio Calabria nonché gestire tutte le criticità di
esercizio e le relative cause di perturbazione… La mia carriera è iniziata al
Reggimento Genio Ferrovieri, accademia ferroviaria per eccellenza ma anche di
vita, la cui formazione mi ha visto impegnato lungo i binari di una gran parte
d’Italia.
Per dare
a tutti modo di comprendere meglio il meraviglioso mondo della circolazione ferroviaria
occorre fare un doveroso cenno sul contesto organizzativo/legislativo su cui ci
troviamo ad operare; pertanto si rende necessario un piccolo excursus storico
in quanto molto è cambiato all’interno del gruppo FS, cambiamenti radicali che
hanno completamente rivisto il modo di operare di tutti gli attori coinvolti…
Fino al
1985 ha operato l’Azienda Autonoma delle
Ferrovie dello Stato, per cui tutti i ferrovieri si trovavano a far parte
di un’unica famiglia alle dipendenze del Ministero dei Trasporti con un
Direttore Generale di nomina governativa.
Con
l’entrata in vigore della Legge 210 /85 con cui viene istituito L’Ente Ferrovie dello Stato iniziava una
trasformazione, in parte ancora oggi in corso, che avrebbe portato il sistema
ferroviario italiano a dei profondi cambiamenti anche di natura giuridica, con
il compito finale, in attuazione alla Direttiva CEE 91/440 relativa allo
sviluppo delle ferrovie comunitarie, di creare la separazione amministrativo/contabile
fra gestione della rete ed attività di trasporto…
“DIRETTIVE”
: sono atti che vincolano gli stati
membri a raggiungere determinati risultati e che devono essere recepiti nelle
rispettive legislazioni;
“REGOLAMENTI”
: sono
atti obbligatori direttamente applicabili da parte di tutti gli stati membri;
“DECISIONI”
: sono atti obbligatori per i destinatari
ai quali sono rivolte;
“RACCOMANDAZIONI”
: si tratta di atti comunque non
vincolanti per i destinatari;
Fatte
queste precisazioni occorre tener presente le tappe della Politica dei
Trasporti nell’ambito della Comunità Europea che come vedremo in seguito
incideranno notevolmente sulla organizzazione dei trasporti ferroviari
italiani.
Vediamo
pertanto che dal 1957 al 1961 vengono consolidate delle affermazioni di
“principio” sulla libera prestazione dei servizi di trasporto in genere e che,
di fatto, sanciscono l’inizio di un percorso che porterà alla cosi detta
liberalizzazione dei trasporti, inizialmente delle merci e successivamente
delle persone…
Tra il
1970 ed il 1985 Vengono emessi diversi atti per il risanamento delle aziende
ferroviarie e la definizione dei rapporti con i poteri pubblici (si può ricondurre a tale fattispecie la L.210/85 summenzionata).
Sempre a
livello comunitario furono individuate, una
“prima fase” relativa al periodo 1991 – 2001 ove furono individuati, o
meglio stabilite, le definizioni dei principi generali della liberalizzazione
del mercato ferroviario; da questa prima fase furono successivamente
individuati tre principali obiettivi definiti “Pacchetti ferroviari”:
“Primo pacchetto ferroviario 2001” – che indirizzava verso la realizzazione del mercato unico
dei servizi di trasporto ferroviario;
“Secondo pacchetto ferroviario 2004” - per l’armonizzazione della normativa comunitaria in
materia di sicurezza;
“Terzo pacchetto ferroviario 2004/2007” – per la certificazione europea macchinisti, diritti ed
obbligo dei passeggeri e liberalizzazione del mercato del trasporto passeggeri;
Relativamente
alla “prima
fase” la C.E. emanava le direttive CEE 91/440 recepite dalla legislazione
italiana con DPR 277/98 (compresi i principi relativi al pedaggio);
Le
Direttive CE 18/1995 (Rilascio licenze alle
Imprese Ferroviarie) e UE 19/95 (ripartizione
della capacita delle infrastrutture ferroviarie e riscossione dei diritti per
l’utilizzo) sono state recepite dalla legislazione italiana con il DPR
149/99.
La
direttiva 96/48/CE relativa all’interoperabilità
del Sistema ferroviario europeo ad ALTA VELOCITA’ , recepita con D.Lgs
299/2001
Per
quanto concerne invece i “pacchetti ferroviari” il primo ha segnato
l’emanazione della direttiva 2001/12/CE relativa al completamento della liberalizzazione del trasporto ferroviario delle
merci e recepito dal D.lgs 188/2003, la direttiva 2001/13/CE relativa ad
alcune modifiche della 95/18/CE in merito al rilascio delle licenze alle IF (Imprese Ferroviarie) e recepita
sempre dal D.Lgs. 188/2003; la direttiva 201/14/CE che disciplina la Ripartizione della capacità delle infrastrutture
ferroviarie, l’imposizione dei diritti per
l’utilizzo e la certificazione di sicurezza, recepita sempre dal D.Lgs
188/2003.
Da ciò
si può evidenziare come il legislatore
ha voluto raccogliere in un unico testo, appunto il D.Lgs 188/2003 l’intero
assetto normativo sulla liberalizzazione del trasporto ferroviario abolendo
conseguenzialmente i DPR 277/98 e 146/99.
Il
“secondo pacchetto” vedeva l’emissione della direttiva 2004/49/CE sulla sicurezza delle ferrovie recepita dal
D.Lgl 162/2007, atto fondamentale e formale che sancisce la nascita dell’ANSF
(Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria), di cui si parelrà in seguito, che di
fatto sancirà definitivamente il cambiamento per certi versi epocali
nell’emanazione delle norme interne per la circolazione ferroviaria, compito
fino ad allora assegnata ad apposita strutture del gruppo FS.;
Emanato
anche nel contesto del secondo pacchetto il Regolamento 881/2004/CE che prevede
l’istituzione dell ’”European Railways Agency”, organismo che di si interfaccia
con le agenzie nazionali degli stati membri, per l’Italia sarà l’ANSF.
Esempio di Certificato di Sicurezza |
Il terzo
pacchetto infine, “disciplina la
concorrenza mediante direttiva del trasporto internazionale di passeggeri
all’interno della UE, l’istituzione della certificazione dei macchinisti a
livello europeo e l’affermazione e tutela, mediante regolamento, dei diritti
dei passeggeri dei servizi di trasporto internazionali” !!!
In virtù
dell’emanazione delle leggi europee su descritte e del recepimento da parte di
ogni singola nazione europea con la relativa amministrazione ferroviaria,
possiamo notare sui binari d’europa e quindi anche quelli italiani, molteplici
Imprese Ferroviarie con i propri mezzi di trazione e il proprio personale che,
operando con una certificazione universale, trasportano, ogni giorno, milioni
di tonnellate di merci e di persone…
Termina qui la prima parte di questa
trattazione che spero sia esaustiva e di aiuto per comprendere meglio il
contesto normativo in cui si opera e a cui si è obbligati a fare riferimento,
ciò anche al fine di meglio comprendere in seguito gli aspetti più specifici di
talune attività…
Volendo concedere all’occhio la sua parte vi
rimando all’estratto dell’articolo “I colori della Pianura Padana”, scritto da
Luca Berardocco e pubblicato su Mondo Ferroviario viaggi N°277 05-2010 e
presente su questo sito alla pagina Reportages; in esso troverete numerose
fotografie che documentano l’attività di trasporto delle numerose Imprese
Ferroviarie presenti in Italia!!!
Salvatore Incandela
Prossimamente,
continuando su questa linea, verrà completata la trattazione descrivendo il
D.Lsgl 188/2003 e del D.Lgs. 162 istitutiva dell’ANSF.
Articolo “I
Colori della Pianura Padana” di Luca Berardocco - CLICCA QUI