Venticinque
anni di Paola - Cosenza
Quest’anno ricorre il venticinquesimo
anno di servizio della nuova linea Paola – Cosenza , la cui realizzazione così
tanto travagliata pose fine alla linea storica , dopo 75 anni di esercizio
altrettanto complesso e travagliato …..
A Cura di : Luca
Berardocco
Frontali della E 424.337 e di una vettura pilota UIC-X I.R.
durante una
sosta di servizio a Cosenza , Foto Luca Berardocco….
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La
volontà e la necessità di collegare la città di Cosenza , incastonata tra le
valli dei fiumi Crati e Busento,
circondata dalla catena meridionale degli Appennini e dall’ altopiano della
Sila , alla linea ferroviaria costiera erano emerse già alla fine dell’ ‘800,
per l’ esattezza quando, nel 1887 la Rete Mediterranea aprì all’
esercizio il tronco di linea Cosenza – Sibari , situata sulla costa ionica ;
durante quei primi anni di esercizio di questo collegamento la classe politica
di allora mise in evidenza l’assoluta necessità di collegare Cosenza al Tirreno
al punto che, per dare sfogo alle richieste sempre più pressanti , l’ ufficio
speciale del Ministero dei lavori pubblici , nel 1904, approntò un progetto di
massima , rielaborato e migliorato, durante il 1905, dal Servizio Costruzioni
delle neonate Ferrovie dello Stato, alle quali, con legge 413 del 29 luglio
1905, fu affidata la costruzione della linea , inserita nell’elenco delle
ferrovie secondarie….
D 445.1001 in deposito a Cosenza dopo aver trainato la
sezione proveniente da
Crotone e sibari dell’ IC Reggio Calabria – Torino, Foto Luca Berardocco…
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Le difficoltà incontrate durante la
progettazione della galleria di Valico, lunga 4160 metri, fecero ritardare l’
apertura dei cantieri al luglio 1910 e le difficoltà di approvvigionamento dei
materiali da costruzione e i continui smottamenti dovuti all’ instabilità dei
terreni in ognuno dei tre lotti in cui era
suddivisa la realizzazione dell’
intera opera fecero slittare la data di apertura della linea al 2 agosto del
1915 rispetto all’ inaugurazione prevista per il 1913…..
Alla fine dei lavori la linea
risultò lunga 29+729 km armata interamente con rotaie Vignole 36 S a
scartamento ordinario, con tre tratte armate con rotaie tipo 36 D e cremagliera
tipo Strub per la lunghezza totale di 12 km, essa permetteva al materiale
rotabile di passare dai 10 metri s.l.m. di Paola ai 514 metri s.l.m. della stazione di
S. Fili, con rampe del 75 per mille, per poi ridiscendere a 230 metri s.l.m. di
Cosenza, il tutto percorrendo curve di raggio molto stretto, viadotti piuttosto
arditi come quello sul vallone di San Giovanni e lunghi tratti in trincee a protezione
dalle frane…
La Stazione di San Fili così come ci appare oggi - foto Luca Berardocco |
Fu subito chiaro, sin dalla data d’apertura
all’ esercizio, che una linea con un andamento plano-altimetrico così tortuoso
e con dei tempi di percorrenza superiori alle 2 ore, non avrebbe apportato
alcun beneficio, dal punto di vista economico, alle zone attraversate e men che
meno alla stessa Cosenza, così la connotazione prettamente politica della
realizzazione di tale opera generò, sia nelle popolazioni che nelle varie amministrazioni
locali, numerose polemiche piuttosto roventi al punto tale da indurre le F.S.,
sin dalla fine degli anni ’30 ad approntare un progetto di massima per la
realizzazione di un transito alternativo, interrotto purtroppo dagli eventi
bellici, nel frattempo, come unico palliativo a questo esercizio continuamente
interrotto da interventi di manutenzione, vennero immesse in servizio tra il 1937
e il 1939, 10 automotrici Aln 56 serie 1900, che abbatterono drasticamente i
tempi di percorrenza a 90 minuti rispetto alle 2 ore dei treni composti di
materiale ordinario trainate dalle 981….
Al
termine delle ostilità, ripresero a gran voce le polemiche riguardanti l’esercizio
della linea fino a quando nel 1951, ad opera di un parlamentare calabrese, l’
On. Nicola Vaccaro, venne presentato un disegno di legge che si proponeva di evidenziare la
necessità inderogabile di un nuovo tracciato per congiungere Cosenza a Paola,
ma si dovette aspettare la successiva legge 851 del 28 luglio 1960, redatta dal
ministero per i lavori pubblici Togni , per
dare inizio ai lavori di costruzione….
Durante questo periodo vennero
redatti diversi progetti riguardanti la costruzione del nuovo collegamento; tra
questi bisogna menzionare quello redatto dall’ Ing. DeGioannis
nel 1950, che prevedeva il passaggio attraverso gli abitati di San
Lucido Marina, Falconara Albanese, Rende e
Cosenza, con innesto sulla linea proveniente da Sibari a circa quattro
chilometri da quest’ ultima, la galleria di valico sarebbe stata lunga 12,5 km
e la linea poco più di 27 km.
Contemporaneamente il Ministero dei
Lavori pubblici presentò il progetto di un tracciato con inizio presso la
stazione di Fuscaldo, lo stesso avrebbe poi scavalcato il centro abitato di
Paola, a Nord dello stesso, raggiungendo Falconara Albanese,
Rende, Montalto Uffugo
, Castiglione Cosentino ed infine Cosenza, con una estensione totale di
48 km ed una galleria di 5.700 metri; anche il Servizio Lavori e Costruzioni delle
F.S. nel 1951 elaborò un progetto
ricalcante interamente quello dell’ Ing DeGioannis con in più la variante di una diramazione
che permettesse di collegare Paola direttamente con la linea per Sibari e il
mar Ionio….
Il progetto definitivo per il nuovo
tracciato fu elaborato dal Ministero dei lavori pubblici e divenne esecutivo a
luglio 1965 anche se la prima pietra fu posata alla fine del 1966, esso
prevedeva una linea a semplice binario che avrebbe valicato gli Appenini
attraverso una galleria, chiamata poi Santomarco lunga poco più di 15 km tra le
stazioni di Paola e Castiglione Cosentino e una tratta comune alla linea proveniente da Sibari
a doppio binario fino a Cosenza , per
una estensione totale di Km 25+886 ….
Andamento Plano-Altimetrico della nuova linea Paola - Cosenza |
Le opere di realizzazione
inizialmente furono suddivise in tre
lotti aggiudicati da tre diverse imprese, il primo di 6700 metri fu affidato
alla Società italiana Condotte Acqua, il secondo di 2347 metri all’
impresa Codelfa , il terzo di 11235 metri all’ impresa
Farsura ; i lavori risultarono piuttosto
ardui da eseguire a causa della natura geologica dei terreni, carichi di acqua
e soggetti a crolli e
smottamenti, al punto che subirono dei bruschi rallentamenti e per il
completamento degli stessi furono necessari diversi stanziamenti di fondi
aggiuntivi rispetto a quelli previsti, il più clamoroso di questi da ben 151
miliardi, nel 1982, grazie al quale fu possibile realizzare il raddoppio tra
Castiglione Cosentino e Cosenza , armare l’ intera linea e tesare
la catenaria per l’alimentazione
della linea aerea….
Così a poco più di vent’ anni dall’
inizio dei lavori e dopo una spesa di circa 300 miliardi di lire, si giunse al
maggio del 1987, mese in cui la linea fu consegnata completa alle F.S.. L’inaugurazione
avvenne il 31 luglio dello stesso anno
con l’ effettuazione di un treno speciale da Paola a
Cosenza destinato alle autorità ; la durata di questo
primo viaggio è risultata di circa 18 minuti di cui 10 in galleria…..
Dal punto di vista tecnico la linea
è a semplice binario tra le stazioni di Paola e Castiglione Cosentino e a
doppio binario tra quest’ ultima località e la nuova stazione di Cosenza Vaglio Lise , interamente armata con rotaie 60 UNI e la trazione è a corrente continua a 3000
Volt con Catenaria a doppio filo e palificazione interamente di
tipo LS; la pendenza della linea è del
12 per mille……
La galleria di valico chiamata
Santomarco lunga km 15+332 è situata sul tratto di linea a semplice binario
compreso tra il bivio Pantani che permette ai treni provenienti dal sud e
quindi dalla stazione di San Lucido di immettersi direttamente sulla linea per
Cosenza e viceversa,
Vista della linea proveniente da Reggio Calabria e diretta a
Paola percorrendo la rampa che unisce il B. Pantani
alla stazione di San Lucido, Foto Luca Berardocco….
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senza dover effettuare alcun regresso a Paola, e il bivio
Settimo che collega la linea diretta a Cosenza con quella diretta a Sibari,
mettendo così in comunicazione diretta la linea Costiera Tirrenica Sud con la
linea costiera Ionica senza dover più effettuare
il regresso a Cosenza;
Vista dalla Cabina di Guida del Bivio Settimo , sulla destra
si può notare il tratto
di linea diretto a Sibari , Foto Luca Berardocco….
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all’ interno della Galleria , al Km 9+180 si trova il
P.M. Santomarco , dotato di un binario da 650 metri di lunghezza che permette
di effettuare gli incroci fra treni….
Tutti i posti di servizio sono
comandati dal DCO ,con sede a Cosenza, evoluzione in chiave tecnologica della
D.U. che contraddistingueva la vecchia linea , esclusa la stazione di
Castiglione Cosentino, che opera in regime di stazione porta permanente ; il
distanziamento dei treni viene garantito dal Blocco Elettrico Conta Assi ,
supportato dal Sistema Controllo Marcia dei Treni….
L’ opera d’ arte più significativa,
oltre alla galleria Santomarco, è il viadotto presso il centro abitato di Settimo,
che permette di collegare tramite l’omonimo bivio, la linea proveniente da
Paola con quella diretta a Sibari e
proveniente da Castiglione Cosentino , tramite il bivio Sant’Antonello ; esso è
costituito da dieci campate , costituite
da travi in C.A.P. poggianti su piloni
in cemento armato, per una lunghezza totale di 188,58 metri ; un secondo ponte
, di 240 metri , stavolta a sei campate ,di cui 4 con travate metalliche a
sezione scatolare e controventature , permette alla linea di scavalcare l’ A3 Salerno-Reggio
Calabria , la S.S. 19 e , prima
dell’apertura della bretella Castiglione – Bivio Sant’Antonello, anche la linea
proveniente da Sibari ….
Punto in cui si diramano le due linee , sulla sinistra la
linea diretta a Paola e sulla destra quella diretta a Sibari , presso Castiglione Cosentino Foto L.
Berardocco….
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Presso il bivio Settimo , al Km
17+871 , è presente anche l’ unica sottostazione elettrica per l’ alimentazione
della linea aerea….
Per quanto riguarda il materiale
rotabile, rispetto alla vecchia linea dove i treni di materiale ordinario
avevano quasi sempre la stessa composizione, una 981 , due carrozze e una
carrozza freno serie CDUIz 64900-908 con a volte dei carri merci e, fino
al 1981, due di essi avevano in
composizione una carrozza diretta per Roma Termini, oppure il materiale leggero
si limitava a due soli gruppi di Automotrici a scartamento ordinario con terza ruota dentata, le Aln 56 serie 1900 e le Aln
64, con l’ apertura del nuovo collegamento elettrificato Cosenza poté essere
raggiunta da tutto il resto del parco rotabile delle F.S…..
Sin dal giorno dell’ inaugurazione
fino a qualche anno fa’ la stragrande maggioranza dei treni era affidata alle E
424 serie 200, del Dep. Loc. di Paola , successivamente
trasferite a Cosenza, trainanti tre vetture MDVE ed una WT pilota MDVC TE, del tipo “musona”,
E 424.337 in testa ad una composizione prevista per una D
445 , si noti la vettura
pilota MDVC TD agganciata appena
dietro, Foto Luca Berardocco….
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anche se negli
anni queste carrozze , pur rimanendo invariate nel numero, sono state sostituite
prima dalle vetture a piano ribassato ed ultimamente dalle UIC-X versione IR al
traino delle nuove E464; le vetture MDVE con relative vetture pilota sono
andate a formare le composizioni per gli IR istituiti tra Napoli Centrale e
Cosenza , tutti trainati, inizialmente dai “Caimani” navetta , E656 551-608….
E 656.052 in arrivo a Paola da Cosenza , in testa alla
sezione crotonese di un I.C.
diretto a Torino P.N. , il 15/06/06 Foto Luca Berardocco….
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Con il passare degli anni sono
state istituite sempre più relazioni tra Cosenza e le altre Città del Nord
Italia , basti pensare alle sezioni provenienti da Crotone e Cosenza degli IC
per Milano e Torino, e all’ IC “Magna Grecia” , da Reggio Calabria a Bari, che
all’ apertura del nuovo collegamento ha cambiato percorso, anziché via
Roccella Ionica - Catanzaro Lido-
Sibari lo hanno istradato via Mileto - San
Lucido – Cosenza - Sibari……
Attualmente le relazioni Regionali
vengono svolte con nuovi Minuetto ME e ,
negli orari di punta, dalle E464 con due UIC-X IR e una vettura pilota sempre
della famiglia UIC-X serie IR, la percorrenza è
di 30 minuti , 25 minuti se IR….
Minuetto ME 13 appena giunto da Paola a Cosenza e pronto a
tornare indietro ,
il 20/09/2006
…. Foto Luca Berardocco |
Il modesto traffico merci fa’ tutto capo allo scalo di Cosenza e
l’ unico raccordo ferroviario presente è
quello che si dirama dalla stazione di Castiglione Cosentino fino alla fabbrica “Legno Chimica”….
Termina così la descrizione di
questo collegamento ferroviario veloce tra Cosenza e il Mar Tirreno, la cui
lunga realizzazione decretò la morte per una delle linee ferroviarie più belle
d’ Italia , che ha permesso, per 75 anni, di coniugare la bellezza panoramica e
scenografica di una linea costiera con
quella accattivante e dagli scorci
mozzafiato di una linea di montagna, il cui binario a tre rotaie, di cui un
tratto è ancora visibile percorrendo la rampa S.Lucido - Bivio Pantani, in
pochi chilometri, passava dalla macchia mediterranea, a pochi metri dal mare,
alle foreste inestricabili che contraddistinguono da sempre l’ Appenino
Calabro, cedendo il passo all’incalzare del progresso come hanno fatto, prima di lei, tante altre linee ferroviarie calabresi….
Luca Berardocco
Per maggiori info consulta la rivista "Mondo Ferroviario Viaggi" N° 246 7-8 2007