martedì 24 luglio 2012

La Circolazione Ferroviaria


 La Circolazione Ferroviaria
( PARTE  PRIMA)

A Cura di : Salvatore Incandela

       Carissimi amici, è con immenso piacere che ho subito colto l’invito degli amici Davide e Luca ad iniziare, con la presente, una serie di trattazioni sul mondo della circolazione ferroviaria dal punto di vista della normativa italiana; parallelamente l’amico Luca tratterà argomenti attinenti al mondo della trazione ed insieme cercheremo umilmente di rendere il più chiaro possibile il meraviglioso mondo che per diversi motivi ci accomuna, quello della ferrovia in tutti i suoi aspetti !!!

Innanzitutto mi presento: sono Salvatore In candela, dipendente di RFI e svolgo le mansioni di Dirigente Coordinatore Movimento presso il Centro Operativo Esercizio Rete di Reggio Calabria, ossia la mia funzione operativa è quella di coordinare la gestione della circolazione ferroviaria di tutta la rete infrastrutturale dell’ex compartimento di Reggio Calabria nonché gestire tutte le criticità di esercizio e le relative cause di perturbazione… La mia carriera è iniziata al Reggimento Genio Ferrovieri, accademia ferroviaria per eccellenza ma anche di vita, la cui formazione mi ha visto impegnato lungo i binari di una gran parte d’Italia.
Per dare a tutti modo di comprendere meglio il meraviglioso mondo della circolazione ferroviaria occorre fare un doveroso cenno sul contesto organizzativo/legislativo su cui ci troviamo ad operare; pertanto si rende necessario un piccolo excursus storico in quanto molto è cambiato all’interno del gruppo FS, cambiamenti radicali che hanno completamente rivisto il modo di operare di tutti gli attori coinvolti…
Fino al 1985 ha operato l’Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato, per cui tutti i ferrovieri si trovavano a far parte di un’unica famiglia alle dipendenze del Ministero dei Trasporti con un Direttore Generale di nomina governativa.
Con l’entrata in vigore della Legge 210 /85 con cui viene istituito L’Ente Ferrovie dello Stato iniziava una trasformazione, in parte ancora oggi in corso, che avrebbe portato il sistema ferroviario italiano a dei profondi cambiamenti anche di natura giuridica, con il compito finale, in attuazione alla Direttiva CEE 91/440 relativa allo sviluppo delle ferrovie comunitarie, di creare la separazione amministrativo/contabile fra gestione della rete ed attività di trasporto…
A livello comunitario il Parlamento Europeo  emette:
“DIRETTIVE” : sono atti che vincolano gli stati membri a raggiungere determinati risultati e che devono essere recepiti nelle rispettive legislazioni;
“REGOLAMENTI” :  sono atti obbligatori direttamente applicabili da parte di tutti gli stati membri;
“DECISIONI” : sono atti obbligatori per i destinatari ai quali sono rivolte;
“RACCOMANDAZIONI” : si tratta di atti comunque non vincolanti per i destinatari;

Fatte queste precisazioni occorre tener presente le tappe della Politica dei Trasporti nell’ambito della Comunità Europea che come vedremo in seguito incideranno notevolmente sulla organizzazione dei trasporti ferroviari italiani.
Vediamo pertanto che dal 1957 al 1961 vengono consolidate delle affermazioni di “principio” sulla libera prestazione dei servizi di trasporto in genere e che, di fatto, sanciscono l’inizio di un percorso che porterà alla cosi detta liberalizzazione dei trasporti, inizialmente delle merci e successivamente delle persone…
Tra il 1970 ed il 1985 Vengono emessi diversi atti per il risanamento delle aziende ferroviarie e la definizione dei rapporti con i poteri pubblici (si può ricondurre a tale fattispecie la L.210/85 summenzionata).
Sempre a livello comunitario furono individuate, una “prima fase” relativa al periodo 1991 – 2001 ove furono individuati, o meglio stabilite, le definizioni dei principi generali della liberalizzazione del mercato ferroviario; da questa prima fase furono successivamente individuati tre principali obiettivi definiti “Pacchetti ferroviari”:

“Primo pacchetto ferroviario 2001” – che indirizzava verso la realizzazione del mercato unico dei servizi di trasporto ferroviario;

“Secondo pacchetto ferroviario 2004” - per l’armonizzazione della normativa comunitaria in materia di sicurezza;

“Terzo pacchetto ferroviario 2004/2007” – per la certificazione europea macchinisti, diritti ed obbligo dei passeggeri e liberalizzazione del mercato del trasporto passeggeri;

Relativamente alla  “prima fase”  la C.E. emanava le direttive CEE 91/440 recepite dalla legislazione italiana con DPR 277/98 (compresi i principi relativi al pedaggio);
Le Direttive CE 18/1995 (Rilascio licenze alle Imprese Ferroviarie) e UE 19/95 (ripartizione della capacita delle infrastrutture ferroviarie e riscossione dei diritti per l’utilizzo) sono state recepite dalla legislazione italiana con il DPR 149/99.
La direttiva 96/48/CE relativa all’interoperabilità del Sistema ferroviario europeo ad ALTA VELOCITA’ , recepita con D.Lgs 299/2001

Per quanto concerne invece i “pacchetti ferroviari” il primo ha segnato l’emanazione della direttiva 2001/12/CE relativa al completamento della liberalizzazione del trasporto ferroviario delle merci e recepito dal D.lgs 188/2003, la direttiva 2001/13/CE relativa ad alcune modifiche della 95/18/CE in merito al rilascio delle licenze alle IF (Imprese Ferroviarie) e recepita sempre dal D.Lgs. 188/2003; la direttiva 201/14/CE che disciplina la Ripartizione della capacità delle infrastrutture ferroviarie, l’imposizione dei diritti per l’utilizzo e la certificazione di sicurezza, recepita sempre dal D.Lgs 188/2003.
Da ciò si può evidenziare come il legislatore  ha voluto raccogliere in un unico testo, appunto il D.Lgs 188/2003 l’intero assetto normativo sulla liberalizzazione del trasporto ferroviario abolendo conseguenzialmente i DPR 277/98 e 146/99.

Il “secondo pacchetto” vedeva l’emissione della direttiva 2004/49/CE sulla sicurezza delle ferrovie recepita dal D.Lgl 162/2007, atto fondamentale e formale che sancisce la nascita dell’ANSF (Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria), di cui si parelrà in seguito, che di fatto sancirà definitivamente il cambiamento per certi versi epocali nell’emanazione delle norme interne per la circolazione ferroviaria, compito fino ad allora assegnata ad apposita strutture del gruppo FS.;
Emanato anche nel contesto del secondo pacchetto il Regolamento 881/2004/CE che prevede l’istituzione dell ’”European Railways Agency”, organismo che di si interfaccia con le agenzie nazionali degli stati membri, per l’Italia sarà l’ANSF.
Esempio di Certificato di Sicurezza
Il terzo pacchetto infine, “disciplina la concorrenza mediante direttiva del trasporto internazionale di passeggeri all’interno della UE, l’istituzione della certificazione dei macchinisti a livello europeo e l’affermazione e tutela, mediante regolamento, dei diritti dei passeggeri dei servizi di trasporto internazionali” !!!
In virtù dell’emanazione delle leggi europee su descritte e del recepimento da parte di ogni singola nazione europea con la relativa amministrazione ferroviaria, possiamo notare sui binari d’europa e quindi anche quelli italiani, molteplici Imprese Ferroviarie con i propri mezzi di trazione e il proprio personale che, operando con una certificazione universale, trasportano, ogni giorno, milioni di tonnellate di merci e di persone…


Termina qui la prima parte di questa trattazione che spero sia esaustiva e di aiuto per comprendere meglio il contesto normativo in cui si opera e a cui si è obbligati a fare riferimento, ciò anche al fine di meglio comprendere in seguito gli aspetti più specifici di talune attività…
Volendo concedere all’occhio la sua parte vi rimando all’estratto dell’articolo “I colori della Pianura Padana”, scritto da Luca Berardocco e pubblicato su Mondo Ferroviario viaggi N°277 05-2010 e presente su questo sito alla pagina Reportages; in esso troverete numerose fotografie che documentano l’attività di trasporto delle numerose Imprese Ferroviarie presenti in Italia!!!
Salvatore Incandela

Prossimamente, continuando su questa linea, verrà completata la trattazione descrivendo il D.Lsgl 188/2003 e del D.Lgs. 162 istitutiva dell’ANSF.

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Articolo “I Colori della Pianura Padana” di Luca Berardocco -    CLICCA QUI