martedì 17 luglio 2012

Diorama - Il Borgo Pendomaldi


Ospitiamo in questa pagina il diorama di un nostro carissimo amico, Domenico Pennestrì, opera nata da uno dei Fremo Meeting tenuti a Tropea presso la nostra sede, che ha visto la partecipazione di numerosi appassionati di modellismo ferroviario e non solo !!! 

Il Borgo  Pendomaldi

Affascinante diorama operativo realizzato con estrema dovizia di particolari e all’insegna del puro realismo, il tutto a norma FREMO…

A Cura di : Domenico Pennestrì
Primo piano per la motrice tranviaria Halling in arrivo alla fermata del Borgo Pendomaldi
Questa opera è frutto della mia passione per l’elaborazione dei rotabili e per la creazione di ambientazioni per plastici e diorami ferroviari, una passione nata sin dalla tenera età quando, ogni giorno, trascorrevo infinite ore ad ammirare i treni dalla bottega di mio padre, posizionata proprio di fronte ai binari di entrata e uscita del Deposito Locomotive di Reggio Calabria; inoltre rappresenta il mio debutto modellistico con la Norma FREMO, all’interno del Gruppo FREMO – Calabria

L’idea del Borgo Pendomaldi  prende vita durante i primi mesi del 2011, dopo la frequenza di un FREMO meeting,  organizzato nella cittadina turistica di Tropea, dal Gruppo FREMO – Calabria. Durante la realizzazione dell’opera l’apporto creativo di un altro eccelso modellista, Alessandro Di Quarto, è stato fondamentale; non a caso Pendomaldi non è altro che l’acronimo di PENnestrì DOMenico ALessandro DI quarto… 
Il diorama del Borgo Pendomaldi all'interno del grande plastico modulare a norma Fremo
Come anticipato il modulo con testate a norma FREMO è costituito da una base di legno compensato da 1 cm di spessore, lunga 1 mt e profonda 0,50 mt, munita di testate FREMO profilo B96 ; su di essa l’ambientazione si sviluppa su tre livelli fondamentali. Al livello superiore vengono riprodotte due scene tipiche dei paesini caratteristici del sud Italia, ossia la vita lavorativa nei campi 
 ed un tipico matrimonio di paese, entrambe magistralmente ricreate nei minimi particolari. 
Il livello centrale è costituito dalla linea ferroviaria, a semplice binario che, con il proprio rilevato, divide in due parti il borgo; il binario utilizzato è un flessibile Tillig cod. 83 con massicciata Woodland Scenics.
Infine il livello inferiore è stato realizzato con lo scopo preciso di ambientare l’automotrice tramviara della rete urbana di Roma riprodotta dalla austriaca Halling; non a caso la scena riproduce una tipica tranvia suburbana al servizio degli abitanti del piccolo borgo. 
Vista notturna del Borgo Pendomaldi e primo piano sulla piccola motrice Halling
All’interno di essa tutto è autocostruito, dalla pensilina della fermata alle siepi e alle bordure delle aiuole, compresa la piccola altalena, invece l’edicola è un kit commerciale, arricchito con le riproduzioni delle riviste in vendita; il fabbricato con i bagni pubblici è una riproduzione in resina dell’artigiano tropeano Davide Godano. 
Una cabina telefonica, una statua e numerosi cartelloni pubblicitari completano l’arredo urbano; si noti come la mia passione per la musica dei Pink Floyd abbia notevolmente influenzato la “cartellonistica pubblicitaria” esposta… 
Tutti gli alberi sono autocostruiti utilizzando del filo di rame stagnato e verniciato, ad imitazione del tronco e della spugna miscelata ad acqua e triturata in un frullatore per riprodurre la chioma. Le erbe selvatiche sono state incollate al modulo su una base di terra frullata e ridotta in polvere, l’effetto erba ritta sul terreno si è ottenuto posizionandola con tanta pazienza,centimetro dopo centimetro con una pinzetta e soffiandola a fiato.  Le agavi sono state ricavate da spine di una finta pianta grassa, modellate con l’asciugacapelli e dipinte con la giusta tonalità di colore dopo averle sottoposte ad una spruzzata di fondo opaco. Tutti i fabbricati ed i modelli sono dotati d’illuminazione interna così come le strade sono arricchite dalla presenza di numerosi lampioni della Auhagen . Tutti i figurini sono della Preiser e sono stati tutti ridipinti a mano e curati nei massimi dettagli come i bottoni dei vestiti o gli occhi e le bocche; un capitolo a parte, invece, riguarda l’elaborazione della piccola Halling, la cui elaborazione sarà oggetto di futura trattazione; vi basti pensare che al suo interno trovano posto, oltre al tranviere, ben 11 viaggiatori, un decoder sound Zimo di Portigliatti, l’illuminazione interna ed i fanali di testata a LED… Per il completamento dell’opera sono stati impiegati circa due mesi di lavoro vissuti con ritmi molto serrati e caratterizzati da una cura maniacale per il dettaglio e da una raffinata manodopera; tipica “deformazione professionale” dovuta alla mia reale occupazione presso il Reparto di Neonatologia dell’Ospedale di Reggio Calabria… Tutto il lavoro che vi ho esposto è stato coronato con l’esposizione nel grande impianto modulare a norma FREMO esposto in occasione della terza Mostra di Modellismo Ferroviario di Tropea, di cui potrete leggere sul N°289 di Mondo Ferroviario Viaggi, nonché al Model Expo 2012 di Verona…
Foto dell'Autore con i suoi gioielli in esposizione sullo sfondo
 Grazie a tutti voi e a presto !!!                                                                       Domenico Pennestrì

Visita il sito "Gruppo Amici Scala TT" dove il diorama è esposto alla sezione Fotostorie di Plastici