Binari
in Kosovo
Dalla Serbia
alla Macedonia con i treni
effettuati dal Reggimento
Genio Ferrovieri in una zona “ calda ”
dei Balcani , teatro di numerosi cambiamenti geopolitici
tali da richiedere l’intervento delle forze armate della N.A.T.O. e tra queste l’unità ferroviaria d’élite dell’Esercito Italiano e delle Ferrovie dello
Stato …
A Cura di : Luca
Berardocco
Foto dell'autore presa allo scalo di Kosovo Polje, appena giunto con un treno merci da Volkovo in Fyrom (Macedonia) |
Il Kosovo è una regione a statuto autonomo
appartenente allo stato della Serbia ; durante gli anni ’90 il disgregarsi della
Repubblica Federale della Jugoslavia ha restituito l’indipendenza alla Slovenia
, alla Croazia , alla Bosnia , al
Montenegro e alla Repubblica Jugoslava della Macedonia ( FYROM ) …
Questa
serie di sconvolgimenti geopolitici nei Balcani ha creato una riacutizzazione
del problema dell’indipendenza del Kosovo , fortemente voluta dagli abitanti
della regione in stragrande maggioranza di etnia albanese e mai ottenuta se non
parzialmente attraverso , appunto , la concessione di uno statuto speciale di
autonomia , istituito da Tito subito dopo la creazione della Repubblica
Jugoslava …
Gli
scontri armati , sempre più violenti , cominciati nel 1996 tra le forze
indipendentiste kosovare
( U.C.K.)
e le forze di repressione serbe culminarono , nel 1999 , dopo il fallimento dei
negoziati , con un intervento militare
della N.A.T.O. , per costringere un
cessate il fuoco tra le parti e permettere la frapposizione di una forza di
pace multinazionale ( KFOR) e l’istituzione di un parlamento e di un governo
provvisori sotto l’egida dell’ O.N.U. in base alla risoluzione n° 1244 dello
stesso Consiglio di Sicurezza …
A questa
forza di pace multinazionale , con i compiti di mantenere la pace tra gli
appartenenti alle etnie albanese e serbo-croata , di avviare la ricostruzione
della regione e ripristinare tutti i servizi sociali quali sanità , istruzione , ordine pubblico ,
comunicazioni e trasporti , ha
partecipato anche l’Italia con le proprie Forze Armate e tra queste si è
particolarmente distinto il Reggimento Genio Ferrovieri , a cui è toccato il
delicato ed importantissimo compito di riattivare l’intera rete ferroviaria
della regione e di gestire la fase iniziale dell’ intero sistema di trasporti
viaggiatori e merci assicurando , tra l’altro , la regolarità nella catena
logistica degli approvvigionamenti alle forze schierate in questo teatro
operativo …
Il
Reggimento Genio Ferrovieri per poter assolvere i propri compiti , dalla metà
di luglio del 1999 , ha eseguito una serie di ricognizioni in luogo e in
seguito , ai primi di settembre dello stesso anno , ha stabilito la propria base operativa presso
lo scalo merci di Teretna , a poco più di un chilometro di distanza dalla
stazione di Kosovo Polje , punto nevralgico della rete ferroviaria , in cui
confluiscono tutte le linee di questa regione , da sud quella proveniente da Skopje , da ovest
quella proveniente da Pec e Prizren , da est quella proveniente da Podujevo e
da nord quella proveniente da Lesak e Mitrovica ;
la scelta è ricaduta su
questo impianto poiché dotato di 12 binari di scalo più uno di transito ,
deposito locomotive con rimessa a cinque
stralli ed un fabbricato viaggiatori, abbastanza grande da potervi installare
una caserma temporanea , munito di una enorme torre di controllo all’interno
della quale , prima della guerra , trovava posto l’ufficio movimento …
Il
ripristino dell’intera infrastruttura ferroviaria , per poi riavviare
l’esercizio , è stato attuato rischierando una compagnia Armamento e Ponti ed una compagnia Esercizio
Linee Ferroviarie ognuna dotata del proprio gruppo logistico …
La
compagnia Armamento e Ponti , alloggiata
nel Convoglio di Pronto Intervento , ha avuto il compito di monitorare l’intera
rete ferroviaria della regione e di pianificare , nonché eseguire , l’intero
processo di ricostruzione dei tratti distrutti ,
riaprire i portali di alcune
gallerie fatti saltare in aria dalle
truppe serbe in ritirata
e rendere di
nuovo percorribili alcuni ponti ferroviari precedentemente minati e danneggiati
; particolare professionalità è stata
profusa nell’opera di ricostruzione integrale , previa precedente demolizione,
di un tratto di 15 Km della linea Kosovo Polje – Podujevo ,
fino ad un deposito
di combustibili gestito dalle truppe francesi presso Devet Jugovica , per permettere l’inoltro di treni
completi di cisterne direttamente dal confine con la Macedonia fino al raccordo
del deposito, senza dover effettuare il travaso del carico in cisterne stradali
militari presso lo scalo di Teretna .
Per l’esecuzione di tali opere sono stati utilizzati 1 trattore strada/rotaia
UNIMOG , 3 caricatori strada/rotaia COLMAR
, una pala meccanica stradale,un Bobcat
,un carrello elevatore e diverse sollevatrici idrauliche VAIACAR S-100 per l’armamento ed il varo dei nuovi
tratti di binario ; invece per la rincalzatura , allineamento e livellamento
del binario ci si è affidati ad una Plasser & Theurer UNOMATIC 08-16 e ad una MAINLINER 07-16 , per
la profilatura della massicciata ad una Plasser & Theurer SSP 103
entrambe ex JZ e riassorbite dalle ferrovie del Kosovo …
La
compagnia Esercizio Linee Ferroviarie , del tutto uguale alle due compagnie che
in Italia garantivano l’esercizio ferroviario lungo la linea Chiavasso – Aosta ma con organico ridotto , era composta da un
plotone Trazione ( 1 Capo Deposito , 12 Macchinisti e 2 Verificatori ) , un
plotone Movimento ( 1 Capostazione Titolare , 6 Capistazione dirigenti
movimento e 6 manovratori ) , un plotone Logistico e Amministrativo ; il
coordinamento di tutto il traffico ferroviario e l’effettuazione dei treni , in base alle esigenze di tutte le forze
armate schierate sul territorio e del personale O.N.U. è stato gestito da
personale del Reggimento Genio Ferrovieri distaccato presso il Centro Interforze
di Coordinamento Trasporti ( J.T.C.C.) del quartier generale dell’intera Forza
di Pace Multinazionale …
I
Capistazione militari , grazie all’ausilio dei colleghi appartenuti alla
precedente amministrazione J.Z. , Ferrovie Jugoslave , dislocati lungo alcune
stazioni del territorio , hanno gestito la circolazione di tutti i treni
effettuati ripristinando all’inizio un esercizio a spola ed in seguito , dopo
il ripristino degli apparati centrali di
alcune stazioni , un esercizio con Dirigente Unico .
Tutte le operazioni di manovra
, lo smistamento e la formazione dei treni sono state effettuate utilizzando
due locomotive da manovra inglesi Steelman Royale , con motore Rolls Royce da
335 CV , appartenenti al 79°Railway Squadron RLC dell’ Esercito Inglese ,
specializzato in manovre lungo i raccordi militari e aggregato con i suoi
uomini e mezzi alla squadra di manovra italiana …
Ai
Macchinisti militari è toccato il compito di condurre la totalità dei treni
circolanti nell’arco delle ventiquattro ore di ogni giorno , senza sosta ,
spesso ogni coppia di macchina ha effettuato più treni al giorno , specialmente
durante gli avvicendamenti di personale e mezzi dei vari eserciti.
JZ 661.132 in sosta presso lo scalo di Teretna, base operativa del Genio Ferrovieri - foto Luca Berardocco |
I servizi
maggiormente svolti sono stati i treni bloccati di cisterne di olio pesante
provenienti dalla Grecia , attraverso la Macedonia , destinati alla centrale
termoelettrica di Obilic e le due coppie
di treni viaggiatori tra Kosovo Polje e Zvecan , con scorta militare a bordo ,
per permettere agli abitanti di etnia serbo-croata di raggiungere i propri parenti
senza il rischio di dover attraversare ,senza alcuna difesa , villaggi a loro
ostili .
SNCF 33000 utilizzate prevalentemente per i treni viaggiatori, presso la stazione di Kosovo Polje - foto L.Berardocco |
Ulteriori servizi hanno riguardato l’effettuazione di numerosi treni
di mezzi militari , di automezzi per il contingente O.N.U. , di container del servizio logistico dell’
Esercito Americano , di legname e di mezzi per l’agricoltura ,
di macchine
movimento terra , approvvigionamenti per la Croce Rossa Internazionale e di cisterne
di carburante per autotrazione ; a questi vanno aggiunti i numerosi treni
cantiere , treni per i collaudi strutturali dei ponti riaperti all’esercizio,
la trazione al Convoglio Pronto Intervento durante i suoi spostamenti e le infinite ricognizioni lungo le linee e i
raccordi industriali …
I mezzi
di trazione utilizzati durante questa missione appartengono al gruppo 661 , ex
J.Z. , costruiti dalla General Motors of Canada – Electro Motive Division su elaborazione
del modello G16 , equipaggiati inizialmente con un motore diesel 16-567 C ,in
seguito sostituiti dai 16-645 E , a 16 cilindri e 1826 CV di potenza , capaci
di raggiungere una velocità massima di 124 Km/h , oltre a qualche unità più
moderna del gruppo 664 , derivate dal modello EMD G26 e costruite a partire dal 1973 .
Il parco
trazione era completato da numerosi modelli appartenenti a diverse
amministrazioni europee , molti dei quali radiati dall’esercizio e donati all’
O.N.U. per la creazione delle nascenti Ferrovie del Kosovo ( Kosovske Zeleznice
) , ad esempio 5 locomotive diesel idrauliche gruppo 202 ex DB ,
2 NOHAB Di3a e
2 NOHAB Di3b ex NSB , locomotive diesel elettriche con rapporto di trasmissione
da 143Km/h e 105 Km/H , equipaggiate entrambe con un
motore 16-567 C ,
Di3b 633 ex N.S.B. in partenza da Zvecan in testa ad un treno passeggeri del mattino - foto L.Berardocco |
2 locomotive da manovra SNCF , BB63018 e BB63015
, 1 ex Z65 delle SJ, rinominata DAL 318.548,
motorizzata Rolls Royce ,
3 Aln 668 serie 1500 di Trenitalia , giunte via mare
da Brindisi a Salonicco e poi trasferite in Kosovo via ferrovia attraverso la Macedonia
;
tutti mezzi di trazione per cui i macchinisti hanno dovuto conseguire
l’apposita abilitazione con gli istruttori militari e con gli istruttori delle
diverse amministrazioni ferroviarie europee , donatrici dei mezzi stessi , inviati
appositamente sul posto …
Per i
treni viaggiatori sono state utilizzate 5 carrozze UIC-X ed un Bagagliaio ,
sempre UIC-X , le uniche sopravvissute alle devastazioni della guerra ed ognuna
recante una delle tante livree della
trascorsa amministrazione J.Z. ; invece per i carri merci , non esistendone
alcuno atto al servizio , si è dovuto ricorrere al noleggio presso altre amministrazioni
ferroviarie europee , in particolar modo presso le M.Z. macedoni …
Il Convoglio di Pronto Intervento , tra la fine
del 1999 ed il 2001 , è stato schierato due volte , per diversi mesi, con la
sua composizione completa : 12 carrozze Vat ET , 2 cisterne Vz , 2 Va
(officina) , 1 Gbs , 1 Eaos e 10 Ks , per una lunghezza totale di quasi 550
metri . In entrambe le occasioni per poter raggiungere lo scalo di Teretna ,
dalla sua sede presso Castelmaggiore , ha dovuto percorrere
circa 2600 Km attraversando Austria , Ungheria , Romania , Bulgaria , Grecia e
Macedonia , giungendo in Kosovo attraverso la stazione di Volkovo , alla
periferia di Skopje , poiché la Serbia non permetteva la presenza ed il
transito di truppe militari straniere sul suo territorio . Durante il primo
schieramento al convoglio è stata assegnata , come locomotiva titolare , la D
345.1142 , in seguito , dopo il rimpatrio di questa unità e durante il secondo
schieramento , questo compito è toccato , a turni alterni , alle ex JZ del gruppo
661 …
Durante
la primavera del 2001 , dopo circa due anni e mezzo di duro lavoro da parte del personale militare impiegato
nella totale ricostruzione di 290 Km di linea ferroviaria ,
nel ripristino e
nella gestione di 4000 treni merci , trasportando più di un milione di
tonnellate di materiali umanitari e militari ,
di 1000 treni viaggiatori
interetnici , con oltre 200.000 passeggeri trasportati , infine nella
formazione professionale del personale civile , appena prima del rientro in
patria , è avvenuto il passaggio di consegne tra il Reggimento Genio Ferrovieri
e le neocostituite Railways of Kosovo
(Kosovske Zeleznice ) ; anche se fino a tutto il 2004 , un piccolo
contingente formato da 1
Coodinatore Movimento , 8 Macchinisti e 2 Verificatori , divisi in due gruppi
tra il quartier generale di Pristina e il comando arretrato di Skopje , hanno
garantito la supervisione dell’esercizio ferroviario e l’effettuazione dei
convogli militari e passeggeri nelle “ zone calde” della regione …
Siamo
così giunti al termine di questo viaggio in Kosovo con il Reggimento Genio
Ferrovieri , l’unico reparto militare della N.A.T.O. abilitato e certificato
allo svolgimento dell’esercizio di linee ferroviarie , lavori di armamento e costruzione di ponti
ferroviari nonché alla formazione di una élite di personale ferroviario di qualunque mansione ,
con cui ho avuto il privilegio e l’onore di partecipare per due volte , come
Macchinista , durante la missione “
Consistent Effort” ed anche se, per ovvie ragioni di carattere militare , la
trattazione di questo argomento non può essere maggiormente dettagliata , vi
basti pensare che l’opera compiuta da questi ferrovieri con le stellette é
valsa al Reggimento il conferimento della Medaglia d’Argento al Valore Militare
, quella di Bronzo gli era già stata conferita dopo il ripristino di 630 Km di
linee ferroviarie in Bosnia tra il 1996
ed il 1998 durante la missione IFOR/SFOR,
alla popolazione e ai ferrovieri
locali invece è servita a riattivare la rete dei trasporti ferroviari e a
ridare loro un lavoro, con la speranza che possa aver favorito la
stabilizzazione dell’ area ed una pace duratura tra le due etnie …
Per maggiori info consulta la rivista Mondo Ferroviario Viaggi N° 174 1-2001 e 269 09-2009
Luca Berardocco
Per maggiori info consulta la rivista Mondo Ferroviario Viaggi N° 174 1-2001 e 269 09-2009