Il “Museo del
Ferrocarril” di Madrid
A pochi passi dalla stazione principale di Madrid ,
Puerta de Atocha , sorge un museo
ferroviario situato in una vecchia stazione dismessa , tappa obbligata per ogni
amatore della cultura ferroviaria che si reca in visita nella capitale
spagnola…
A Cura di : Luca Berardocco e
Caterina Severino
Durante un mio viaggio a Madrid , mentre ero
intento a programmare le varie visite ai luoghi più caratteristici della città
e ai tanti musei d’arte disseminati per
il centro , tra una pagina e l’altra della mia guida turistica mi salta
all’occhio l’indicazione di un museo ferroviario , situato a qualche centinaio
di metri dalla stazione principale di Madrid , nonché capolinea dei servizi AVE
della Renfe , Puerta d’Atocha ; come lasciarsi scappare questa occasione ???
Manifesto del Museo che accoglie i visitatori all’entrata del viale che conduce ad ad esso , appena usciti dalla stazione della Metro Madrid , stazione Delicias, foto L.Berardocco |
Giunto sul posto tramite la linea tre della Metropolitana il
viaggiatore è accolto da uno striscione pubblicitario del Museo del Ferrocarril
che delimita l’ingresso al viale che conduce fino ad esso ,
dove si viene accolti dalla locomotiva a vapore a due assi
020.023 , monumentata nel parcheggio…
Frontale della stazione de Las Delicias che , dal 1984 , ospita il Museo , sulla destra spunta il muso della 020 023 , monumentata nel parcheggio , Madrid foto L.Berardocco |
Il museo è situato all’interno della più antica stazione di
Madrid , La Estaciòn de las Delicias …
Questa stazione fu inaugurata dal Re Alfonso XII e dalla
Regina Maria Cristina nel 1880 e costituisce l’esempio più significativo dell’
Architettura del Ferro del XIX secolo grazie alla sua imponente tettoia
centrale…. Questo edificio monumentale , chiuso al traffico ferroviario in più
riprese e definitivamente dal 1980 , dopo una serie di lavori di adeguamento è
diventato la sede del Museo del Ferrocarril , dal 1984 , permettendo così
l’esposizione su rotaia di una delle collezioni di materiale rotabile storico
più complete d’Europa….
La stazione è stata divisa in quattro grandi aree destinate
al pubblico , l’accesso avviene dal lato dei paraurti dei binari tronchi di
fronte ad una piccola locomotiva da miniera 020 T del 1880
Locomotiva da miniera 020 T del 1880 all’inizio del
percorso divulgativo preparato dal personale del museo, foto L.Berardocco
|
ed il percorso di visita è stato organizzato
in modo tale che il visitatore possa cominciare l’escursione o dalla navata
centrale o dal fabbricato viaggiatori
destinato in passato ai viaggiatori in partenza ; in quest’ultimo trovano
posto “La Sala degli Orologi” ,
in cui sono riuniti più di venti tipi di
orologi che hanno scandito il tempo nei vari
uffici destinati al movimento , al telegrafo oppure nelle sale d’attesa
o negli atri delle stazioni , “ La Sala del Viaggio”, in cui sono stati esposti
tutti gli elementi legati al viaggio quali i vari tipi di biglietti , le guide
per i viaggiatori oppure i titoli di trasporto per le merci , infine “La Sala
Faustino Garcia Linares” è quella in cui sono state riunite centinaia di
fotografie , testi regolamentari e oggetti che illustrano le differenti
professioni e mansioni inerenti il
trasporto ferroviario , è stato persino ricreato un ufficio movimento con tanto
di Capostazione seduto alla scrivania , stufa in ghisa e gabinetto telegrafico
fedele all’originale in ogni più piccolo particolare….
Riproduzione in ogni particolare di un ufficio
movimento degli anni ’30 nella Sala
Faustino Garcia Linares … foto L.Berardocco
|
Sul lato opposto della stazione , nel fabbricato viaggiatori
un tempo destinato ai viaggiatori in arrivo possiamo trovare “ La Sala dell’
Infrastruttura “ , uno spazio tematico dedicato interamente all’infrastruttura
ferroviaria del passato e del presente , infatti possiamo trovare dei tratti di
binario armato nei due differenti scartamenti , quello Iberico attuale da 1668
mm. e ordinario da 1435 mm. , tratti di linea aerea tipo MEC per linee AVE ,
diversi tipi di segnali luminosi e semaforici , mezzi d’opera per gli operai
dell’ armamento e degli impianti di sicurezza nonché numerose postazioni
audiovisive con funzione d’istruzione interattiva; “L’Aula Talgo” dedicata
interamente alle varie serie del
gioiello di famiglia , ancora oggi tra i treni più confortevoli del
mondo , con una vasta serie di foto , modelli e tabelle esplicative; “La Sala
di Modellismo Ferroviario” , in cui sono esposti centinaia di modellini di
locomotive , carrozze e vagoni ferroviari di ogni tipo e scala esistente ,
costruiti dagli inizi del secolo fino alle ultime collezioni interamente
dedicate alla RENFE , completano l’esposizione numerose teche contenenti
plastici ferroviari d’ambientazione recente ,al centro della grande sala fa
bella mostra di se la locomotiva a vapore a due assi ANDALUCES 01 , infine al primo piano di questo fabbricato
troviamo “La Sala Teatro” , in cui , ogni sabato e domenica , da giugno a
settembre , è possibile assistere ad uno spettacolo teatrale ; al secondo piano
invece è situata “La Sala Delicias” che
ospita delle esposizioni temporanee inerenti sempre il mondo del trasporto su
rotaia….
L’attività divulgativa del Museo si completa con “ L’Expo
Itinerante” composta da sette pannelli che vengono esposti nelle scuole , in
altri musei o durante manifestazioni o celebrazioni e costituiscono un excursus
storico delle ferrovie spagnole ; gli argomenti dei sette pannelli sono i
seguenti : Storia dell’ evoluzione della trazione dal Vapore all’ AVE – Storia
delle Ferrovie Spagnole – Impianti Ferroviari – Treni e Circolazione - Modellismo Ferroviario – La Stampa
Ferroviaria del XIX secolo – Viaggio in Immagini per un secolo di treni in
Spagna ….
Inoltre , tra le tante attività , non possiamo non
menzionare “EL TREN DE LA FRESA” , il treno della fragola , effettuato ogni
anno con il treno storico Renfe trainato solitamente dalla 241 F 2009,
in livrea verde ,
sulla linea Madrid – Aranjuez sede di
uno splendido Palacio Real ….
Passiamo adesso alla
parte più importante del museo , il vero cuore pulsante del sistema ,
“La Sala della Trazione” , situata nella navata centrale della stazione sotto
la grande tettoia in ferro e vetro progettata sul modello di Henrì De Dion , che ospita più di trenta
rotabili diversi e perfettamente restaurati , essa è stata privata del binario
centrale , pertanto vi trovano posto quattro binari dedicati rispettivamente
alla trazione a Vapore , Elettrica , Diesel e al Materiale Rimorchiato ,
ovviamente l’entrata al museo e l’inizio del percorso divulgativo sono stati
posti al fianco del paraurti del binario
riservato alla trazione a vapore ; su di esso apre l’esposizione una imponente
141 F 2416 del tipo MIKADO ,
completamente sezionata in tutte la sue parti per
illustrare il funzionamento di una locomotiva a vapore ; la sua vita lavorativa
si concluse nel 1975 , anno in cui fu soppressa la Trazione a Vapore in Spagna
; dietro di essa troviamo una 1-1-1 “ TARDIENTA” del 1864 ,
una 120 0201 del
1878 , di costruzione inglese e riservata alla trazione dei treni rapidi tra la
Francia e Tarragona , seguono la 030 2107 “EL ALAGON” , costruita in Francia
nel 1861 munita di una caldaia senza duomo e i tubi di adduzione del vapore
esterni alla stessa , la 130 0201 “PUCHETA” del 1884 , la cui particolarità è
quella di possedere le casse dell’acqua posizionate sopra la caldaia , di cui
ne ricalcano la curvatura ,
la 040 2091 del 1864 e rimasta in servizio fino al
1962 , la 240 2059 , una 231 2006 “PACIFIC” , costruita da Babcock &
Wilcox nel 1930 per le Ferovie Andaluse
su licenza della Maffei ed in seguito rilevata dalle RENFE , radiata nel 1970 e
rilevata dalla Impresa Nacional Calvo
Sotelo per trainare treni merci provenienti dalle miniere di Andorra fino al
1980, infine a chiudere questa parata sul primo binario troviamo la 241 F 2009
, considerata la locomotiva a vapore più emblematica della Spagna, costruita
nel 1957 a Barcellona per il traino dei treni viaggiatori più veloci per
l’epoca , forte dei 140 Km/h che riusciva a raggiungere agilmente , dal 1987 ,
anno del suo restauro funzionale , è la titolare del treno storico della RENFE
, attualmente è in riparazione….
Risalendo lungo il marciapiede del secondo binario
incontriamo la 141 F 2316 , appartenuta ad una serie di 217 locomotive
costruite in Spagna dalla Macosa Devis fino al 1957 , questa serie di MIKADO
era munita già in fase di progetto e costruzione di una caldaia con il doppio
fumaiolo tipo Kilchap e predisposta per
il funzionamento a combustione mista carbone – nafta , prestarono servizio fino
al 1975 ; subito dietro si susseguono le locomotive elettriche cominciando
dalla più antica , la Trifase N°3
“ANDALUCES” , costruita dalla Brown Boveri nel 1911 , realizzata per trainare i
treni di minerale sulla linea Gergal – Santa Fe , esse erano dotate di una sola
cabina di guida poiché viaggiavano sempre accoppiate in doppia trazione ;
rimasero in servizio fino al 1966 , anno in cui la Trazione Elettrica trifase
venne abolita ; seguono la 6005 , costruita nel 1923 da A.L.CO con
equipaggiamento elettrico General Electric , la 6101 “ LA PALOMA” del 1924 ,
la
7301 del 1931 , la 7507 “COCODRILLO” ,
costruita dalla ditta Costruciones Auxiliares de Ferrocarrilles ( CAF ) tra il
1944 e il 1945, la loro vita lavorativa si è svolta sempre in testa a treni
viaggiatori fino al 1972 , in seguito
furono trasferite sulle linee dei Paesi Baschi fino al 1976 , anno in cui
vennero radiate ; la 7420 “ BANERA” , costruite tra il 1944 e il 1950 in 24
unità per operare sulle sole linee
alimentate a 1500 Volts , infine , in testa al binario troviamo la 10002 del
1963 , costruita in Francia da Alsthom come locomotiva bitensione 1500/3000
Volts , la prima della Spagna , rimasta in servizio fino al 1976 e giunta al
museo nel 1982….
Il terzo binario è quello dedicato alla Trazione Diesel , in
testa ad esso troviamo stazionata una 340 020 , costruita da Babcock &
Wilcox su licenza Maffei tra il 1964 e
il 1967 , essa , come le tedesche 220 da cui è strettamente derivata , è dotata
di due motori diesel Maybach-Mercedes Benz MD 870/1 sovralimentati da 2800 C.V. complessivi e
trasmissione idraulica Mekydro ; Veniva utilizzata per trainare esclusivamente
i treni rapidi tra Madrid e Barcellona alla velocità di 130 Km/h ....
Locomotiva Diesel-Idraulica 340 020 costruita in Spagna su licenza Maffei nel 1967, foto L.Berardocco |
Appena dietro troviamo la 306 001 , locomotiva da manovra
diesel – idraulica , seguita dalla
A.L.CO. 1615 , facente parte di un lotto di 16 unità
costruite tra il 1954 e il 1955 negli Stati Uniti e dotate di un motore diesel
da 1600 C.V. ; venne soprannominata dai
macchinisti spagnoli “Marilyn” per via della linea della sua cassa tutta curve
; automotrice 9522 TAF , costruita dalla FIAT nel 1952 ed utilizzata per i
servizi rapidi diurni lungo le linee a nord di Madrid , dotate sin dall’inizio
di aria condizionata ed interni molto confortevoli , rimasta in servizio fino
al 1980 presso il deposito madrileno di Cerro Negro ;
automotrice 9404 ,
costruita da CAF nel 1935 , fu il gruppo di automotrici più potente dell’ epoca
fino all’entrata in servizio dei TAF della FIAT ; automotrice a due assi 560
162 di origine tedesca ed infine la locomotiva a vapore 240 4001 “COMPOUND” ,
appartenuta all’unica serie di locomotive a doppia espansione costruite tra il 1912 e il 1921 dalla Società
Alsacienne per la Compania del Norte che, data la loro potenza , le utilizzò
sulle linee più acclivi quali quelle della Cordillera Cantabrica ….
Prima di risalire lungo il quarto ed ultimo binario ,
lasciamo per qualche minuto la navata centrale per dare un’occhiata al piazzale
esterno della stazione ; sui binari sostano alcuni mezzi in attesa di essere
restaurati tra i quali si riconoscono una automotrice serie 590 , una
locomotiva a vapore serie 141 , la diesel 308.005 e una serie 333 con cabina originale ed
entrambe di provenienza americana ed infine diverse carrozze ed una locomotiva
da manovra serie 306 ; su di essi si staglia nel cielo l’imponente traliccio
metallico che sorregge i segnali semaforici di partenza , ancora in numero di
cinque , come se il quinto binario esistesse ancora , accanto ad esso troviamo
la Cabina di Movimento “ Enclavamiento de Algodor” perfettamente restaurata , sul lato opposto
,invece , trova posto un circuito ferroviario a vapore vivo , attivo tutti i
sabati da ottobre a giugno . Poco distante dalla stazione , presso alcuni
marciapiedi di servizio , sotto delle stupende pensiline in ferro , trovano
posto altri rotabili in attesa di restauro e tra tutti spicca una littorina
FIAT , in cui non è possibile non riconoscere l’inconfondibile muso delle Aln
56 /556 ….
Rientrati sotto l’enorme pensilina in ferro e vetro non ci
resta che ammirare le splendide carrozze , perfettamente restaurate e rese
funzionali , stazionate sul quarto binario ; la prima che incontriamo è la BB4
3358 del 1925 , costruita con gli allestimenti di terza classe e modificata ,
negli anni ‘50 , in seconda classe e , negli anni ’70 , in carrozza video , nel
1997 il museo l’ha sua volta trasformata in carrozza per mostre di pittura
temporanee chiamandola “ Sala d’Esposiciones ARTE 3000”; dietro di essa le
carrozze ZZ 307 “ ANDALUCES” del 1928 e la SA 4601 del 1889 , entrambe furono
utilizzate come uffici mobili dai direttori delle singole compagnie de
ferrocarril ed in seguito dai direttori delle RENFE , sono state completamente
restaurate sia all’esterno che all’interno in modo stupefacente ; seguono la SA
4607 del 1888 , la Co 335 del 1912 ed una composizione completa del TALGO II ,
il “Virgen de Aranzazu” , di cui sia la locomotiva che le carrozze furono
costruite a New York dalla American Car
Foundry nel 1949 ,
quest’ultime sono state realizzate in lega leggera con lunghezza limitata e articolate tra loro
per meglio adattarsi alle linee con numerose curve ; le composizioni erano
bloccate e hanno costituito i primi servizi commerciali Talgo operando fino al
1971 ; siamo giunti , ormai , alla fine
del binario pertanto ne approfitto per gustare un buon caffè nella vettura
ristorante WR 3569 , ultima di una serie di carrozze costruite nel 1930 per la
Compania Internacional de Coches Camas ;
completamente restaurata nel 1990 , dal personale del museo , vi fu allestito
il bar per i visitatori con gli arredamenti originali ….
Nella “Sala de Traccion “ , tra un binario e l’altro , lungo
i marciapiedi trovano posto moltissimi cimeli ferroviari e plastici delle stazioni di Madrid , tra cui
quello della vecchia Estacion del Norte o meglio conosciuta come Principe Pio ,
inoltre ci sono spaccati dei motori Pegaso per automotrici
oppure un intero banco di manovra per deviatoi e segnali ,
ancora completo di leve e tiranterie ,
Apparato di stazione a Leve esposto appena fuori dalla Sala dell’ Infrastruttura , foto L.Berardocco |
possiamo anche ammirare uno dei primi
camion anfibi , strada-rotaia , per i servizi d’ispezione e manutenzione in
linea ;
inoltre sui piazzali esterni sostano ancora tanti rotabili in attesa di
essere restaurati , alcuni dei quali sono stati temporaneamente trasferiti
presso un altro impianto , per permettere la realizzazione dei lavori inerenti
il progetto Zaragoza Alta Velocidad ….
A questo punto , pienamente soddisfatto, non mi resta che
imboccare il cancelletto di uscita , ovviamente non senza una sosta presso la
Tienda – Librerìa , dove tra una
infinità di libri , dvd e videocassette
a carattere ferroviario , centinaia di modellini in scala HO e N di tante
marche , ma in prevalenza Electrotren collezione RENFE , a prezzi stracciati
rispetto all’Italia , faccio incetta di
cartoline datate e di altro materiale iconografico ….
Varcando la soglia d’uscita
, pensando di poter ripetere
questa visita anche in futuro , magari nell’altra sede del Museo del
Ferrocarril che la Fundacion de los
Ferrocarrilles Espanoles gestisce presso l’ex deposito locomotive di Villanova La Geltrù , a circa cinquanta
chilometri da Barcellona , apprendo , con sorpresa e molta “ invidia “ , che in
alcune sale di uno dei fabbricati viaggiatori , non accessibili al pubblico ,
risiede la scuola di formazione professionale per i macchinisti RENFE del compartimento madrileno !!!!!!
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de Vilanòva I La Geltrù" - Clicca Qui